Il Parco Archeologico del Colosseo ha un nuovo direttore: si tratta di Alfonsina Russo, archeologa, specializzata e dottore di ricerca in archeologia classica, dirigente del MiBACT dal 2009.
“Si tratta di un profilo di altissima qualità che saprà coniugare ricerca, innovazione e tutela per uno dei monumenti più celebri al mondo e autentica icona dell’Italia.” – ha commentato il Ministro Franceschini.
Erano le 78 candidature presentate, di cui circa il 15% provenienti dall’estero, vagliate dalla commissione presieduta da Paolo Baratta, Presidente della Fondazione La Biennale di Venezia, e composta da Luca Giuliani, professore di archeologia classica e rettore del Wissenschaftskolleg zu Berlin, Keith Christiansen, storico dell’arte e John Pope-Hennessy Chairman del dipartimento di pittura europea del Metropolitan Museum of Art di New York, Lorenzo Casini, professore ordinario di diritto amministrativo nella Scuola IMT Alti Studi di Lucca, e Claudia Ferrazzi, membro del consiglio di amministrazione del Museo Louvre Lens.
I 10 candidati ammessi al colloquio, tra i quali 1 straniero, sono stati ascoltati il 18 novembre dalla commissione che, secondo quanto stabilito dal bando, ha individuato una terna da sottoporre al Ministro per la scelta finale. Tra questa terna il Ministro Dario Franceschini ha oggi comunicato di aver scelto Alfonsina Russo come direttore del Parco Archeologico del Colosseo.
“La Commissione, che ringrazio, ha valutato i curricula e l’attitudine a guidare il Parco Archeologico più importante e conosciuto del mondo, indipendentemente dalla nazionalità ed io ho scelto, all’interno della terna che mi è stata proposta, Alfonsina Russo, una Archeologa italiana che ha accumulato una importante esperienza di tutela e valorizzazione a più livelli. – ha spiegato Franceschini – Il suo nome esce da una selezione innovativa e trasparente che tutti i musei di tutto il mondo hanno studiato e apprezzato come un possibile modello. Di questo l’Italia deve essere orgogliosa”.
Con la nomina del direttore si completano così gli organi del Parco Archeologico del Colosseo, che vedono:
• un consiglio di amministrazione presieduto dallo stesso direttore e composto da Irina Bokova, già Direttore Generale dell’Unesco, Giancarlo Capaldo, già procuratore aggiunto della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, Daniele Manacorda, professore ordinario di archeologia classica all’Università degli Studi Roma Tre, e Antonia Pasqua Recchia, già Segretario Generale del MiBACT;
• un collegio dei revisori dei conti composto da Biagio Mazzotta, Ispettore Generale Capo della Ragioneria Generale dello Stato, Vincenzo Donnamaria, avvocato tributarista, e Salvatore Gueci, dirigente dell’Ispettorato Generale del Bilancio del Ministero dell’economia e delle finanze.
Il Parco archeologico del Colosseo è stato istituito nel gennaio del 2017. I suoi confini coincidono con l’area dell’Accordo tra il Ministero e Roma Capitale per la valorizzazione dell’area archeologica centrale sottoscritto in data 21 aprile 2015. Al Parco archeologico del Colosseo sono espressamente assegnati l’Anfiteatro Flavio, il Foro romano, il Palatino, la Domus Aurea e la Meta Sudans, nonché ogni altro monumento o immobile, ricompreso nell’area archeologica dell’Accordo. Il Direttore del nuovo Parco archeologico sarà il solo soggetto del Ministero ad essere competente sull’area compresa nell’Accordo e agirà quale unico interlocutore con il Comune di Roma, anche con riferimento alla tutela dei siti e degli immobili di interesse culturale di proprietà comunale ivi compresi.
Il direttore è responsabile della gestione del parco archeologico nel suo complesso, nonché dell’attuazione e dello sviluppo del suo progetto culturale e scientifico.
Il direttore esercita altresì le funzioni spettanti ai Soprintendenti Archeologia, belle arti e paesaggio, sull’area di cui all’Accordo tra il Ministero e Roma Capitale per la valorizzazione dell’area archeologica centrale, sottoscritto in data 21 aprile 2015. Con riguardo a queste ultime, il parco archeologico dipende funzionalmente dalla Direzione Archeologia, belle arti e paesaggio. Per il nuovo direttore è previsto il conferimento di un incarico a tempo determinato della durata di 4 anni. La retribuzione annua lorda prevista per l’incarico di direttore del Parco archeologico è pari a 145.000 euro, più eventuale retribuzione di risultato, dipendente dalla valutazione annuale del direttore e dall’ammontare del fondo disponibile, per un importo fino a un massimo di 35.000 euro.
Fonte: MiBACT