Caschi blu della cultura, messa in sicurezza dei beni culturali in caso di emergenze, prevenzione e contrasto ai reati legati al patrimonio culturale: questi i temi della conferenza che il Generale Fabrizio Parrulli, comandante dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, terrà domani, venerdì 8 settembre alle ore 18.00, al Museo Archeologico Nazionale di Aquileia. L’iniziativa, organizzata dalla Fondazione Aquileia in collaborazione con il Polo Museale del Friuli Venezia Giulia, si colloca all’interno del ciclo di incontri dedicati all’ “Archeologia ferita” in occasione della mostra “Volti di Palmira ad Aquileia“.
Per il pubblico un’occasione preziosa per ascoltare la testimonianza di chi è in prima linea nella tutela del patrimonio culturale e alla guida di un reparto d’eccellenza riconosciuto a livello internazionale: il Generale Parrulli ha assunto la guida del Comando Carabinieri TPC nel luglio 2016 dopo una lunga carriera come ufficiale di Stato Maggiore in Italia e all’estero, nel corso della quale ha ricevuto anche la più alta onorificenza che gli Stati Uniti conferisce agli ufficiali di paesi stranieri “Legion of Merit”, per aver svolto le funzioni di Comandante della Missione di addestrato della gendarmeria irachena nell’ambito della missione Nato in Iraq, dal settembre 2007 al maggio del 2008.
La mostra “Volti di Palmira ad Aquileia”, fino al al 3 ottobre al Museo Archeologico Nazionale di Aquileia, è la prima dedicata in Europa alla città dopo le distruzioni recentemente perpetrate. Un’altra tappa, dal fortissimo valore simbolico, di quel percorso dell’“Archeologia ferita”, che la Fondazione Aquileia ha intrapreso nel 2015, in collaborazione con il Polo museale del Friuli Venezia Giulia, con la mostra dei tesori del Bardo di Tunisi per dare conto di quanto accade ormai da anni nei Paesi teatro di distruzioni e violenze operate dal terrorismo fondamentalista, mostrando al pubblico opere provenienti da quei siti.
L’esposizione, a cura di Marta Novello e Cristiano Tiussi – nata dalla collaborazione tra la Fondazione Aquileia e il Polo Museale del Friuli Venezia Giulia-Museo Archeologico Nazionale di Aquileia grazie ai prestiti concessi dal Terra Sancta Museum di Gerusalemme,dai Musei Vaticani, dai Musei Capitolini, dal Museo delle Civiltà-Collezioni di Arte Orientale “Giuseppe Tucci”, dal Museo di Scultura Antica “Giovanni Barracco”, dal Civico Museo Archeologico di Milano e da una collezione privata – raccoglie sedici pezzi originari di Palmira – alcuni dei quali riuniti per la prima volta dopo la loro dispersione nelle collezioni occidentali– e otto da Aquileia che vogliono dimostrare, pur nella distanza geografica e stilistico-formale, il medesimo sostrato culturale che accomuna le due città, mediante l’utilizzo di modelli autorappresentativi e formule iconografiche affini. L’esposizione costituirà, inoltre, l’occasione per restaurare i reperti concessi in prestito dalla Custodia di Terra Sancta, con un intervento finanziato e coordinato dal Polo museale del Friuli Venezia Giulia, che, alla conclusone della mostra, consentirà di restituire i rilievi pronti per la loro esposizione nel nuovo allestimento del Terra Sancta Museum.
Fonte: Uff. Stampa Fondazione Aquileia