La “riqualificazione urbana” per conoscere e valorizzare angoli dimenticati della città, in un’ottica di collaborazione tra pubblico e privato. Di questo si è parlato in Piazza dei Tre Re a Firenze, in un incontro voluto dal dott. Carlo Francini, Responsabile UNESCO per il centro storico del Comune di Firenze e coordinatore scientifico dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale UNESCO e realizzato in collaborazione con Serre Torrigiani.
L’incontro è stato occasione per riflettere su come spazi dimenticati delle città – nel caso specifico Firenze – possano risorgere a nuova vita e rappresentare un nuovo punto di osservazione per i turisti, che continuano a visitare numerosi la città, e un punto d’incontro fuori dalla rete conosciuta per i residenti. Il dibattito è stato incentrato sulla riqualificazione di angoli “nascosti”, ma non per questo meno suggestivi, come concreta opportunità per sviluppare progetti imprenditoriali che abbiano come baricentro la cultura e la bellezza.
Hanno partecipato all’incontro Simone Bellocci, AD di Serre Torrigiani, l’Arch. Chiara Fanigliulo, progettista degli interventi realizzati in Piazza dei Tre Re a Firenze, Dott. Mario Curia, Angeli del Bello Firenze, Prof. Antonio Capestro, Università degli Studi di Firenze, Dipartimento di Architettura, Arch. Lia Pescatori, Responsabile di Piazza dei Tre Re per la Soprintendenza di Firenze e Carlo Francini, Responsabile UNESCO per il Comune di Firenze.
“In ogni città esistono degli spazi considerati residuali, anche nelle città storiche e città d’arte importanti come Firenze. Si tratta di spazi creati nel tempo e dall’uso stesso che si fa della città – dalle variazioni urbanistiche alle ricostruzioni ed il tentativo quello di ridare vita ad uno spazio con queste caratteristiche. – ha spiegato Carlo Francini, Responsabile UNESCO per il centro storico del Comune di Firenze e coordinatore scientifico dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale UNESCO – Qui a Firenze in Piazza Tre Re siamo riusciti a realizzare questo intervento ponendo una particolare attenzione alla sua sostenibilità, data sia dalla programmazione culturale che da una sensibilità sul tema di alcuni operatori economici. Nello specifico, si tratta di un piccolo spazio di riqualificazione in pieno centro storico, in un luogo però che era totalmente abbandonato e disastrato, oggetto di atti vandalici di ogni sorta. E’ dunque un risultato importante aver attuato un recupero come quello che raccontiamo qui oggi, che mette insieme il pubblico, nel nostro caso l’amministrazione comunale di Firenze, i volontari “Angeli del bello” e un imprenditore come Serre Torrigiani che, oltre ad aver arredato con delle piante l’area, fornisce anche servizio di ristorazione aperto tutto il giorno. Un’operazione importante, che pensiamo di replicare in altri spazi cittadini e di diffondere come sistema, perché no, anche negli altri siti del Patrimonio Mondiale UNESCO.”