Continua a Cracovia la 41a Sessione della Commissione del Patrimonio Mondiale UNESCO, che nei giorni scorsi ha già annunciato l’ingresso di alcuni dei siti candidati ad entrare nella World Heritage List.
Dal 7 luglio sono stati quindi inseriti nella WHL la Città Antica di Hebron in Palestina e il complesso di W-Arly-Pendjari in Benin e Burkina Faso.
L’Antica città di Hebron, caratterizzata dalle costruzioni in argilla del periodo dei Mamelucchi fra il 1250 e il 1517, la cui struttura tipica permane ad oggi nonostante le vicissitudini storiche e religiose della regione, è stata però simultaneamente aggiunta alla lista dei siti in pericolo.
Il Complesso di W-Arly-Pendjari far Benin e Burkina Faso, estensione del sito di “W. National Park of Niger”, copre un ampissimo territorio di savana rimasto intatto nei secoli, che mantiene una biodiversità eccezionale, che include la più ampia cinta di ecosistemi terrestri, acquatici e anfibi.
Sabato mattina, invece, sono stati iscritti i siti culturali di Angola, Eritrea e Sud Africa – i primi due Paesi al loro primo riconoscimento.
Per l’Angola, il sito iscritto alla WHL è Mbanza Kongo, le vestigia della capitale dell’antico regno del Congo, testimonianza dei profondi mutamenti apportati dalla introduzione della cristianità e della cultura portoghese in Africa centrale.
Nella WHL anche Asmara, in Eritrea, una città modernista dell’ Africa, che – collocata a più di 2000 metri sul livello del mare, è un esempio eccezionale del modernismo urbano dell’inizio del 20° secolo applicato al contesto africano.
Il Paesaggio Culturale di ǂKhomani, in South Africa, si trova al confine con Botswana e Namibia, nella regione settentrionale del Paese, che coincide con il Parco Nazionale del Kalahari. Nella immensa distesa di sabbia si trovano tracce della civiltà umana a partire dall’età della pietra fino ai nostri giorni, associate all’antica cultura nomade dei ǂKhomani e alle strategie di adattamento ad un ambiente naturale tanto ostile.
Ancora, la Commissione ha inserito nella WHL i siti naturali del Parco nazionale Los Alerces – grande area protetta situata nella Provincia di Chubut in Argentina caratterizzato da spettacolari formazioni rocciose e laghi – e Qinghai Hoh Xil in Cina – il più vasto e alto altipiano del mondo, così come il sito transnazionale di Mongolia e Federazione Russa che è un esempio mirabile dell’ecosistema della Steppa di Dauria. Ha anche approvato l’estensione del sito UNESCO della Foreste primordiali dei faggi dei Carpazi e dell’Antica Foresta tedesca dei Faggi, che adesso si estende su 12 Paesi: Albania, Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Germania, Italia, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Ucraina.
Nel pomeriggio di sabato sono state poi accettate le candidature del sito Archeologico dell’Antica Ishanapura in Cambogia, l’Insediamento storico internazionale dell’isola di Kulangsu in Cina e la città storica di Ahmadabad in India, iscritte quindi ufficialmente nella WHL.
Fonte: unesco.org