Si è tenuto la scorsa settimana a Roma il convegno “Sostenibilità, turismo e beni culturali: la via italiana”, che ha visto la partecipazione – fra gli altri – del Segretario Generale Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO) Taleb Rifai.
Il convegno, organizzato dalla Direzione Generale Turismo del MiBACT in collaborazione con InvItalia e La Galleria Nazionale di Roma, ha definito degli obiettivi e ha inquadrato le buone pratiche del modello italiano di sostenibilità turistica e dei beni culturali, secondo le linee guida del Piano Strategico del Turismo.
“Il turismo è l’unico settore che continua ad avere numeri positivi: nel 2017 si prevede che i flussi incoming stranieri raggiungeranno circa 64,8 milioni, il 4,1% in più in confronto al 2016. Per i prossimi anni dobbiamo, dunque, governare la crescita attraverso un modello basato sulla sostenibilità che punti allo sviluppo economico e al benessere ambientale e sociale. Non dobbiamo costruire nulla di nuovo ma valorizzare e riqualificare l’esistente ripensandolo in chiave sostenibile”. Così Dorina Bianchi, sottosegretario al Turismo, che ha concluso i lavori del convengo “Sostenibilità, turismo e beni culturali: la via italiana”.
“La sostenibilità – ha sottolineato il sottosegretario – ha un ruolo centrale nel Piano Strategico del Turismo, che dopo trenta anni abbiamo finalmente approvato, ed è fondamentale in un Paese come l’Italia dotata di un ricco patrimonio storico artistico culturale e paesaggistico. Il turismo sostenibile è durevole nel tempo con effetti sul medio lungo termine, dimensionato nel tempo e nello spazio perché favorisce la destagionalizzazione e la diversificazione dell’offerta, integrato con l’ambiente circostante perché favorire un’armonica distribuzione dei flussi turistici favorendo la decongestione delle mete super affollate”.
E ha aggiunto: “Abbiamo una capacità di accoglienza più ampia rispetto a quella che effettivamente viene utilizzata: questo potenziale ancora del tutto inespresso è alla base della diversificazione dell’offerta. Le dinamiche attese dello sviluppo turistico devono favorire la distribuzione di opportunità fra aree centrali e interne del Paese. Per ottenere i risultati è necessario un approccio più proattivo con il territorio e una maggiore cooperazione tra pubblico e privato”.
Fonte: MiBACT