E’ stata lanciata a Petra la terza fase del progetto “Siq Stability- Managing disaster risqs in the Siq of Petre” destinato alla salvaguardia del sito giordano Patrimonio Mondiale. Il progetto è partito nel 2012 ed ha individuato diverse fasi: la prima ha valutato la stima dei rischi, la seconda l’individuazione delle priorità mentre in questa terza fase l’obiettivo è limitare i pericoli di frane nel canyon di rocce arenarie che conduce al Tesoro di Petra, la meraviglia del Regno nabateo dichiarata Patrimonio dell’Umanità nel 1984.
“I rischi ambientali e idro-geologici sono una minaccia intollerabile per il valore culturale del Siq e poi, soprattutto, c’è il senso di un patrimonio che ci unisce“, queste le parole di Laura Frigenti, direttore dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics), che co-finanzia questa terza fase del progetto, coordinato dall’UNESCO, dopo aver risposto all’appello lanciato da Amman nel 2011 sostenendo i primi interventi con un milione di euro.
Dal 2012, l’UNESCO si è impegnato nel progetto della “Siq Stability“, finanziato dall’Italia, utilizzando un approccio integrato per gestire in modo sostenibile i rischi ambientali e contribuire a garantire la sicurezza degli abitanti, dei turisti e dei monumenti.
Al lancio della terza fase – quindi – sono stati presentati con un video i risultati ottenuti durante la fase precedente del progetto : le immagini raccontano le attività di sensibilizzazione avviate nel tentativo di impegnare gli attori locali nella conservazione del sito e nella prevenzione dei pericoli naturali. La prossima fase del progetto implementerà misure di mitigazione prioritarie contro il rischio di frana nel “Siq”, sviluppa un piano di riduzione del rischio di catastrofi per il sito e un piano di emergenza per la “Siq”, rafforzando le capacità del personale nazionale e fornendo formazione per la sensibilizzazione sui geo-pericoli naturali.
Come ha affermato Costanza Farina, rappresentante dell’UNESCO in Giordania, il progetto “sin dall’inizio, ha posto un forte accento sull’investimento nell’implementazione delle capacità nazionali e nel trasferimento del know-how”. Il Dott. Monther Jamhawi, Direttore Generale del Dipartimento di Antichità, ha risposto che grazie a questo approccio partecipativo “il partenariato tra il Dipartimento di Antichità, il Parco Archeologico di Petra e l’UNESCO è diventato un esempio pionieristico di una collaborazione di successo”.
Per concludere, nel corso dell’evento è stata anche inaugurata la mostra fotografica intitolata “SIQ STABILITY: Proteggere il Siq di Petra dai pericoli naturali”. Le immagini mostrano le attività intraprese dall’UNESCO in collaborazione con il Dipartimento di Antichità e il Parco Archeologico di Petra nel ‘Siq’ di Petra negli ultimi 7 anni.
Fonte: UNESCO.org