“Quando la Cattedrale di Palermo è stata inserita nella lista del Patrimonio UNESCO ha visto cambiare il suo catasto di riferimento, poiché non appartiene più solo alla città di Palermo ma all’umanità intera e il suo valore deve essere compreso, tutelato e valorizzato. L’UNESCO nasce per creare delle generazioni di cittadini consapevoli di questo valore e la scuola è l’istituzione fondamentale affinché esso si realizzi.”. Con queste parole Aurelio Angelini, direttore della Fondazione UNESCO Sicilia ha aperto il suo intervento all’incontro organizzato e promosso dall’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale UNESCO per presentare ai docenti intervenuti il portale didattico del progetto “Patrimonio Mondiale nella #scuola”, curato in collaborazione con il MiBACT.
Dallo scorso settembre, “Patrimonio Mondiale nella #scuola” ha viaggiato da Roma a Genova, passando da Napoli, Firenze, Padova e Ferrara, coinvolgendo insegnanti, dirigenti scolastici, amministrazioni locali e studenti ad incontri di confronto sulle diverse esperienze didattiche e le proposte di approfondimento “a tema UNESCO”, che vedono impegnati ogni anno migliaia di allievi di scuole di ogni ordine e grado. Finanziato grazie ai fondi della Legge 77/2006, il progetto si fonda sull’utilizzo condiviso del portale www.patrimonionellascuola.it. Questo è sviluppato in due sezioni, una per i docenti e l’altra dedicata agli studenti, e accompagna gli utenti alla scoperta dei Siti italiani in maniera semplice ed intuitiva, proponendo proposte di approfondimento in ambito storico, culturale e naturalistico a portata di click, i cui contenuti saranno proposti anche nelle traduzioni in lingua inglese e francese. Il progetto coinvolge tutti i Siti UNESCO italiani, collocati all’interno di un sistema di rete sia a livello di didattiche condivise che a livello di promozione delle attività degli stessi Siti UNESCO, secondo i principi e le attività dell’Associazione.
Angelini ha poi spiegato quali sono le azioni messe in atto dalla Fondazione in fatto di didattica ed alternanza scuola-lavoro e a lui ha fatto eco Guido Meli, che cura per l’Assessorato dei Beni Culturali della Regione Sicilia il progetto “Scuola e Comunicazione per la valorizzazione dei siti UNESCO siciliani”, che vedrà nei prossimi mesi la partecipazione di circa 5000 studenti. La maggior parte degli insegnanti che hanno partecipato all’incontro con Patrimonio Mondiale nella #scuola hanno portato testimonianza di iniziative e attività, organizzate dalle scuole e dai singoli insegnanti, in diverse città e siti della Sicilia.
“Si tratta di numeri importanti, che, uniti a quelli raccolti nella strutturazione ed aggiornamento del portale www.patrimonionellascuola.it, raccontano uno scenario interessante. – ha spiegato Carlo Francini, coordinatore scientifico del progetto per l’Associazione – Dallo scorso settembre, Patrimonio Mondiale nella #scuola ha viaggiato da Roma a Genova, passando da Napoli, Firenze, Padova e Ferrara e ha coinvolto centinaia di insegnanti, dirigenti scolastici, amministrazioni locali e studenti: questo significa che si sta lavorando sui ragazzi in maniera costante, proprio perché il Patrimonio Mondiale diventi anche loro, sia in fatto di riconoscimento e accoglienza che di lavoro e partecipazione. Il portale diventa quindi un punto di connessione di centinaia di esperienze che non vanno disperse ma integrate, una con l’altra.”