“L’Assemblea generale (…) consapevole che la ricerca della felicità è un scopo fondamentale dell’umanità, (…) riconoscendo inoltre di un approccio più inclusivo, equo ed equilibrato alla crescita economica che promuova lo sviluppo sostenibile, l’eradicazione della povertà, la felicità e il benessere di tutte le persone, decide di proclamare il 20 marzo la Giornata Internazionale della Felicità, invita tutti gli stati membri, le organizzazioni del sistema delle Nazioni Unite, e altri organismi internazionali e regionali, così come la società civile, incluse le organizzazioni non governative e i singoli individui, a celebrare la ricorrenza della Giornata Internazionale della Felicità in maniera appropriata, anche attraverso attività educative di crescita della consapevolezza pubblica (…).”
Era il 2012 quando l’ONU, attraverso la Risoluzione citata, istituì la “Gionata Internazionale della Felicità”.
Ma cosa significa realmente? Per spiegarlo l’ONU si è affidata ai Puffi, sì proprio ai Puffi, i personaggi blu dei fumetti e dei cartoons creati da Peyo alla fine del secolo scorso, che incarnano nella loro immaginaria società quello che oggi tutto il mondo celebra: la collaborazione reciproca e il rispetto per la natura e l’ambiente in cui viviamo sono alla base della buona riuscita della nostra ricerca per la felicità.
La ricetta è semplice e secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite si declina in questi punti fermi, alla realizzazione dei quali tutti gli stati membri devono impegnarsi nei tempi più ristretti possibili: gli obiettivi dello sviluppo sostenibile. Il primo è l’alfabetizzazione universale e la possibilità per ogni individuo di poter accedere ad un’educazione di qualità; il secondo è mantenere la Terra e il Mare puliti; assicurarsi che ogni individuo possa avere accesso ad una corretta alimentazione e a cure mediche idonee. “Il Mondo è un posto grande e ognuno di noi può fare la differenza – recita il video – contribuendo con il suo operato al raggiungimento di grandi obiettivi. Cosa potresti fare tu per contribuire?”.