di Sergio Gessi –
La bellezza è il lievito della terra. Un’affermazione cristallina che paradossalmente non ha padrone. La facciamo nostra: sarà il mantra del quotidiano Siti che l’Associazione beni italiani patrimonio mondiale Unesco intende rilanciare, arricchendolo di contenuti.
A chi si rivolge il nuovo Siti? Ai cosiddetti ‘stakeholder’ in primo luogo: rappresentanti istituzionali con responsabilità in materia di politiche culturali e di promozione turistica, operatori del settore cultura e del turismo, rappresentanti di imprese attive nell’ambito dei beni culturali, del turismo e degli eventi. E naturalmente – non certo da ultimi – ai soci dell’associazione Beni italiani patrimonio mondiale Unesco. Ma non solo: il nostro messaggio è indirizzato a tutti i soggetti interessati, a qualunque titolo, ai beni culturali, ambientali, naturali, artistici, architettonici, urbanistici, incluse le numerosissime realtà associative e istituzionali attive in Italia e all’estero. Confidiamo poi di riuscire a essere sufficientemente autorevoli per calamitare l’attenzione degli ‘opinion leader’: personalità accademiche, studiosi, ricercatori attivi nei comparti citati.
La nostra pubblicazione avrà il respiro tipico dei periodici ma, nel rispetto delle abitudini degli utenti del web, garantirà un aggiornamento quotidiano dei contenuti.
Ospiteremo interventi autoriali in ordine alle politiche culturali, interviste ad accreditate personalità per acquisirne il punto di vista o chiarificare il senso di eventuali prese di posizione, svolgeremo inchieste e predisporremo dossier per approfondire temi di rilevante interesse. Presenteremo inoltre storie esemplari riferite a buone prassi o a problematiche connesse alla gestione dei siti. E ancora, analisi e indagini su specifici aspetti connessi alla gestione del patrimonio Unesco.
Il notiziario si basa su informazioni relative a fatti, eventi, buone prassi, politiche innovative, elementi legislativi riferibili al settore dei beni culturali e in particolare al patrimonio materiale e immateriale dell’Unesco.
Siti intende così favorire la conoscenza di realtà, progetti, pratiche virtuose connesse alla tutela e alla valorizzazione dei luoghi che sono patrimonio culturale dell’umanità. Cercherà di stimolare il confronto fra addetti ai lavori, studiosi, rappresentanti istituzionali e contribuirà, appunto, anche a propiziare il dialogo e le sinergie interne all’Associazione e a favorire una puntuale rappresentazione esterna dell’attività svolte.
Ma il web garantisce la possibilità di una capillare diffusione del messaggio. E quindi consente di immaginare percorsi di aggiornamento rivolti anche un pubblico più ampio, esteso a una cerchia di cittadini attenti curiosi e non limitato agli addetti ai lavori. Per questo Siti ospiterà anche una sezione più propriamente informativo turistico promozionale che metta a risalto la bellezza puntando su aspetti di immediatezza e di godibilità del patrimonio.
Siti, inoltre, si rivolge alla collettività tutta, proponendo un percorso di informazione e divulgazione, con l’obiettivo di contribuire a rendere edotta la comunità e sensibilizzarla agli obiettivi di tutela e valorizzazione di quei luoghi che, per il loro pregio, sono davvero un patrimonio universale da conoscere, apprezzare e rispettare.
La filosofia editoriale che è alla base del progetto mira a costruire attorno ai concetti di tutela e valorizzazione un ragionamento solido, condiviso, che sarà adeguatamente argomentato dagli esperti e reso partecipe agli stakeholder.
Questi stessi presupposti stavano a base della rivista che ho diretto fra il 2005 al 2009 – quando ancora si presentava più come quaderno di studi che come patinato magazine – e di cui torno al timone dopo una vacanza di sei anni. La fondai assieme al collega e amico Fausto Natali, che ne ha assunto la direzione quando la rivista ha integrato, dal 2010, l’edizione online, per poi abbandonare nel 2013 la versione cartacea.
Con Fausto, che prosegue il cammino con noi nelle vesti di direttore editoriale, e con Ingrid Veneroso che avrà compito di coordinamento redazionale, vorremmo ora tornare a proporre, attraverso il web, uno strumento più completo che favorisca la conoscenza, segnali le azioni virtuose, indichi le opportunità e rimarchi le criticità. Uno strumento di lavoro, quindi, prima di tutto pensato per chi opera professionalmente in questo delicato comparto, ma che saprà ampliare lo sguardo attraverso alcune sezioni divulgative: quelle riservate a luoghi, eventi e al notiziario forniranno informazioni di interesse generale. L’archivio di tutto ciò che è stato prodotto sino al 2015 resta disponibile all’indirizzo archivio.rivistasitiuensco.it grazie alla collaborazione di Nct Global media.
Della prestigiosa testata, come noto, è proprietaria l’associazione Beni italiani patrimonio mondiale Unesco. Al riguardo è doveroso ribadire che Siti può e vuole essere anche luogo di incontro capace di facilitare lo scambio di esperienze e quindi la coesione fra gli aderenti; e strumento che segnala percorsi d’azione e favorisce l’affermazione di una identità condivisa fra i siti.
L’obiettivo di sostenere le politiche di tutela e valorizzazione dei siti Unesco italiani e diffondere le buone prassi – proprio dell’associazione – troverà attraverso il quotidiano Siti un punto di visibilità e un luogo di incontro, volto a propiziare il confronto, lo scambio di idee e di conoscenze fra chi ha responsabilità di governo del patrimonio culturale.
Il quotidiano cercherà di essere anche, più di quanto non sia stata in passato, riferimento costante per i giornalisti e gli organi di stampa, fornendo loro, costantemente, notizie e utili spunti di conoscenza.
Siti è promosso dall’editore Il Nòcciolo in collaborazione con Capitale cultura, società che opera per lo sviluppo delle imprese culturali e creative e la valorizzazione del capitale storico, artistico e creativo, in una logica d’innovazione e sostenibilità, presieduta da un manager di prim’ordine quale è Antonio Scuderi. L’obiettivo condiviso è diffondere informazione e conoscenza e creare sinergie tra patrimonio culturale, eventi, eccellenze produttive, piattaforme digitali e media. E fare di Siti un efficace strumento di informazione, coinvolgimento, orientamento che sia di stimolo alla riflessione, al confronto, alle pratiche virtuose.
Un veicolo, in sostanza, attraverso il quale riaffermare sistematicamente gli orientamenti associativi in ordine a tutela e promozione del patrimonio Unesco, il fiore all’occhiello della grande bellezza, del nostro Paese. E non solo.