Tomba dei Leoni Ruggenti - VEIOTomba dei Leoni Ruggenti - VEIO

E’ stato presentato al pubblico il progetto “Tecnologie avanzate per la grande pittura etrusca da Veio a Tarquinia”, una iniziativa all’avanguardia che ha riguardato alcuni tra i più interessanti documenti della grande pittura parietale etrusca, promossa da Around Culture, da Enea per i Beni Culturali e dalla Soprintendenza, nell’ambito del progetto CO.B.RA per il trasferimento tecnologico e di un più ampio accordo di collaborazione scientifica, secondo un innovativo modello di gestione e di valorizzazione avanzato per il management sinergico di luoghi culturali complessi.Questo primo outdoor/open laboratory d’innovazione tecnologica per i Beni Culturali è stato avviato lo scorso 26 settembre con il primo case study, la Tomba dei Demoni Azzurri nella Necropoli dei Monterozzi a Tarquinia. 

La campagna di monitoraggio si estende ad altre famose tombe dipinte d’Etruria: la più importante “”pinacoteca”” dell’Italia preromana. A Tarquinia sono “indagati” altri tre monumenti di primaria importanza: la Tomba 6222, la Tomba 5203 e la Tomba Querciola. A Veio case studies sono la celebre Tomba dei Leoni Ruggenti e la Tomba Campana.

Attraverso  questo progetto i siti di Veio e Tarquinia si trasformano in un inedito laboratorio “aperto” ed “a cielo aperto” (outdoor/open laboratory) per l’applicazione della vasta gamma di tecnologie laser implementate nel dipartimento ENEA-FSN;  per il dispiegamento sul campo di tutte le potenzialità dei metodi, tecnologie e strumenti avanzati per la conservazione dei Beni culturali sul piano della formazione di nuove professionalità e nuove figure scientifico/tecnologiche; per la disseminazione culturale, oltre che per la proiezione nel medio-lungo termine della componente del monitoraggio tecnologico del monumento ai fini della conservazione, della pianificazione di interventi e nella prospettiva della trasformazione dei dati scientifici in versioni coinvolgenti ed immersive fruibili dal pubblico, come le ricostruzioni in 3D dei monumenti.

Fonte: MiBACT