382.000 visitatori nel 2016: sono i numeri del Parco Archeologico di Paestum, resi noti dal direttore Gabriel Zuchtriegel a proposito degli ingressi registrati nell’anno appena trascorso al museo e ai templi meglio conservati dell’intera penisola. Un grande risultato, che lo stesso Zuchtriegel punta a migliorare nel 2017, con l’obiettivo del superamento della soglia dei 400.000 ingressi.
“Nei prossimi giorni – ha spiegato Zuchtriegel, alla guida del parco dal 1 novembre del 2015, all’ANSA – ci incontreremo con i colleghi del Parco del Cilento, del Polo museale e della Soprintendenza per concordare una strategia integrata per la gestione del sito UNESCO che vedrà coinvolto tutto il territorio. Le potenzialità sono eccezionali, ora occorre che tutti, enti e privati, diano il massimo per facilitare la svolta e garantire allo stesso tempo la tutela e il rispetto di un patrimonio culturale unico al mondo”.
Il Parco del Cilento, 181.048 ettari nella provincia di Salerno, fra la piana del Sele, la Basilicata e il Tirreno, è un bene UNESCO e Riserva della Biosfera dal 2010, assieme alla Certosa di Padula e gli scavi archeologici di Velia e Paestum: si tratta un nocciolo importante per lo sviluppo del turismo del Sud Italia.