Il testimone è passato da poche manciate di ore e già si vedono risultati: da una settimana Pistoia è Capitale Italiana della Cultura per il 2017 ed ha scalato immediatamente la classifica dei luoghi da visitare durante l’anno appena iniziato,
Grazie all’iniziativa del Ministero per i Beni Culturali, le città che partecipano (sempre più numerose!) alla gara anelano a diventare vincitrici sia per ricevere il prestigioso titolo che per portare “In cassa” un contributo di 1 milione di euro e l’esclusione delle risorse investite nella realizzazione del progetto dal vincolo del patto di stabilità. E i risultati si vedono: Mantova, Capitale della Cultura uscente, ha incrementato il suo afflusso turistico, come raccontato dai dati fornito dal MiBACT e dal Comune lombardo.
Da Palazzo Te (che nel 2016 ha avuto 242.346 ingressi contro i 169.585 del 2015), fino a Palazzo San Sebastiano che ha avuto un aumento di visite del 49,3% passando per Palazzo Ducale che ha staccato 360.638 biglietti a fronte dei 243.740 dell’anno precedente.
La posta in gioco è dunque importante. Che cosa succederà allora a Pistoia nei prossimi 12 mesi?
Il programma, presentato a Firenze lo scorso dicembre, è molto articolato.
Durante l’anno Pistoia si proporrà come modello di città media europea, che promuove la cultura e il sapere come strumenti di coesione sociale e leve per la crescita, che investe su un’economia verde e su uno stile di vita ecosostenibile, che riconverte il patrimonio pubblico e privato attraverso sistemi di riqualificazione urbana. Offrirà occasioni di confronto e di conoscenza in diversi ambiti disciplinari, approfondimenti organizzati in collaborazione con enti pubblici e privati, con ordini professionali, case editrici, istituti universitari. Per tutto il 2017, poi, la città sarà animata da fiere e rassegne dedicate all’antiquariato, all’enogastronomia e alla valorizzazione dei sapori e prodotti locali e accoglierà nel suo calendario anche gli appuntamenti culturali dei comuni della provincia.
Emblematico l’uso del suolo: pochi centri italiani possono vantare l’esistenza di aree agricole ai margini della città storica e negli ultimi anni sono stati sottratti alla cementificazione e recuperati migliaia di metri quadri destinati a terreno agricolo e a verde privato. La convinzione di tutti i pistoiesi è una sola: non mostrarsi diversi da quello che sono, piuttosto impegnarsi a mettere in luce le caratteristiche e le peculiarità che rendono preziosa la loro città.
«Il Comune di Pistoia investe ordinariamente in politiche culturali più del doppio della media nazionale» ha dichiarato il sindaco Samuele Bertinelli «Siamo convinti infatti che il sapere e la cultura siano i primi diritti di cittadinanza, lievito per la crescita e la formazione di cittadini liberi e consapevoli, di cittadini democratici. In questo senso la cultura rappresenta, in tutte le sue espressioni, la fonte ispiratrice di ogni nostra azione amministrativa».
Particolare attenzione è riservata alla valorizzazione del patrimonio storico-architettonico: dopo il restauro di edifici e monumenti, sono in cantiere lavori per restituire all’uso pubblico le chiese di San Pier Maggiore, San Salvatore, San Jacopo in Castellare, quest’ultima destinata alla funzione di nuovo spazio culturale cittadino.
Progetto cardine della riqualificazione cittadina è il recupero dell’area dell’antico Ospedale del Ceppo, in pieno centro storico (nella foto sotto), che sarà trasformato in un quartiere di elevata qualità ambientale, urbanistica e architettonica, completamente pedonale e immerso nel verde. È già visitabile il padiglione di emodialisi, progettato dall’architetto Giannantonio Vannetti, che ha lavorato con artisti di levatura internazionale. Elemento di assoluta unicità dell’Ospedale del Ceppo è il Fregio Robbiano, pregiata opera cinquecentesca di Santi Buglioni, recentemente restituita al suo splendore originario. Il Fregio trae il suo nome dalla tecnica con cui è stato realizzato, definita “robbiana” in omaggio al suo inventore Luca Della Robbia, che nel Quattrocento applicò alle sculture in terracotta l’antichissima tecnica dell’invetriatura. Il capolavoro di Luca Della Robbia è la Visitazione, gruppo scultoreo ospitato nella chiesa pistoiese di San Giovanni Fuorcivitas, che è ora negli Stati Uniti per due esposizioni (a Boston e a Washington), ma dal luglio del 2017 tornerà a Pistoia e potrà essere ammirato nella chiesa di San Leone.
Per ciò che riguarda l’arte e i musei, a Palazzo Fabroni – vero e proprio Museo del Novecento e del Contemporaneo – in programma le mostre: “Prêt-à-porter” del pittore Giovanni Frangi (5 febbraio-2 aprile) e “Marino Marini. Passioni visive” (16 settembre 2017-7 gennaio 2018, nella foto). La particolarità della prima è che gli ambienti espositivi del palazzo hanno implicitamente fornito il ritmo e il senso della mostra; la seconda indagherà l’officina di invenzioni plastiche del Marini, ponendole in relazione diretta con i grandi modelli della scultura del Novecento e con alcuni esempi dei secoli passati.
Altre due esposizioni saranno dedicate ad altrettante figure emblematiche di Pistoia: l’architetto di fama mondiale Giovanni Michelucci e il missionario gesuita Ippolito Desideri. “Le Città di Michelucci”, allestita dal 25 marzo al 21 maggio nelle Sale Affrescate del Palazzo Comunale, sarà articolata in quattro sezioni e permetterà di conoscere disegni, progetti, modelli, bozzetti e plastici del poliedrico architetto. Una mostra e un convegno approfondiranno la figura di Ippolito Desideri, in memoria del terzo centenario del suo arrivo a Lhasa. Giunto in Tibet come missionario, si immerse nella cultura locale a tal punto che l’attuale Dalai Lama lo considera un precursore del dialogo interreligioso in un’epoca in cui il concetto neppure esisteva.
Il Museo Civico ospiterà invece dal 28 ottobre 2017 al 7 gennaio 2018 una mostra intorno all’opera La presentazione di Gesù al Tempio del pittore settecentesco fiorentino Anton Domenico Gabbiani; il Museo della Sanità Pistoiese, che sorge nella parte storico-monumentale del Ceppo e raccoglie una ricca collezione di ferri chirurgici appartenuti alla Scuola Medica Pistoiese e che sarà ampliato nel corso dell’anno.
Colonne portanti della vita culturale cittadina, che nell’anno della nomina saranno ancora più dinamiche nel proporre attività, sono le biblioteche San Giorgio e Forteguerriana. La prima, nella foto sotto – una costruzione post-industriale vestita da opere d’arte contemporanea tra cui quella site-specific Il grande carico di Anselm Kiefer – è anche polo di innovazione. Tra le iniziative proposte (oltre mille) per il 2017: il Festival del giallo(febbraio), il convegno sulle Human Libraries (ottobre) e il Forum del Libro (novembre). LaForteguerriana è una delle più antiche e prestigiose biblioteche del nostro Paese, che custodisce un patrimonio archivistico e librario di grande pregio, costituito da circa 220.000 libri. Nel 2017 presenterà “La primavera del libro francese” (marzo), il convegno “Cultura e biblioteche” (settembre) e la mostra “La città che scrive” (14 ottobre-17 dicembre), per uno sguardo sulle principali esperienze di scrittura nate a Pistoia o a essa legate, dal Medioevo con Cino da Pistoia alla contemporaneità di Tiziano Terzani e Francesco Guccini.
Manoscritti, pergamene e testi a stampa saranno protagonisti del percorso espositivo“L’archivio e la città. Tesori dell’Archivio Capitolare di Pistoia” (Battistero di San Giovanni in Corte, 23 settembre-10 dicembre), che accoglierà i testi più diversi: registri medievali, codici manoscritti dei canonici, una raccolta di testi musicali che vanno dal XVI al XX secolo e documenti pontifici.
Nutritissimo il programma di festival, musica e teatro per Capitale italiana della Cultura 2017. Dal 6 al 9 aprile si terrà a Pistoia la quinta edizione di Leggere la città, evento annuale dedicato alle piccole e medie città d’Europa, nelle quali si manifestano i processi più significativi della contemporaneità. L’edizione 2017 sarà aperta da una lezione dell’antropologo Marc Augé. Il filo rosso dell’ottava edizione del festival di antropologia del contemporaneo Pistoia – Dialoghi sull’uomo, in programma dal 26 al 28 maggio, sarà invece “La cultura ci rende umani. Movimenti, diversità e scambi”; come sempre saranno in programma incontri, letture e conferenze per un pubblico interessato all’approfondimento e alla ricerca di nuovi strumenti e stimoli per comprendere la realtà di oggi.
Ancora: Pistoia Blues è atteso a giugno e luglio con un cartellone ampliato, mentre laFondazione Promusica ha in calendario dieci concerti della Stagione di musica da camera (da gennaio a giugno); i Concerti Brandeburghesi di Bach (marzo); la XIII Stagione Sinfonica Promusica, che si chiuderà il 26 maggio con l’esecuzione della Nona Sinfonia di Beethoven, a inaugurazione di Pistoia – Dialoghi sull’uomo. Il Festival del Maggio Musicale Fiorentino, nel suo ottantesimo anniversario, renderà omaggio a Pistoia, uscendo per la prima volta dai confini fiorentini, con la messa in scena dell’Idomeneo di Mozart al Teatro Manzoni (26 e 30 aprile, 3 e 6 maggio). Il 5 luglio in Piazza del Duomo l’Orchestra e il Coro del Maggio si esibiranno nella Sinfonia n.2 in Do minore “Resurrezione” di Mahler.
L’Associazione Teatrale Pistoiese animerà la città con vari progetti, tra cui Pistoia Teatro Festival (19-25 giugno) con ospiti di fama internazionale, come il coreografo Virgilio Sieni con un progetto ispirato alle opere di misericordia illustrate nel Fregio Robbiano o il regista Federico Tiezzi con il suo nuovo lavoro da Schnitzler; Progetto T, dedicato alla ferrovia Porrettana, coinvolge il gruppo teatrale Gli Omini, che a dicembre realizzerà un vagone-teatro adattato a spazio scenico: da Pistoia “città dei treni” potrà partire quindi l’idea di un teatro viaggiante. Il cartellone del Teatro Manzoni proporrà la migliore drammaturgia classica riletta alla luce della contemporaneità, come lo spettacolo Odissea A/R di Emma Dante. Una realtà pistoiese di respiro internazionale è il Funaro, che coniuga il capillare lavoro sul territorio cittadino alle migliori esperienze internazionali dello spettacolo dal vivo: tra i progetti del 2017, il ritorno in residenza di Daniel Pennac per lo sviluppo di Un amore esemplare.
Pistoia, riconosciuta dall’Unicef “città amica delle bambine e dei bambini”, rivolge da sempre grande attenzione al diritto all’educazione dei più piccoli. Forte è il ruolo dei Servizi Educativi, eccellenza italiana nel settore della pedagogia, nel programma di Pistoia Capitale italiana della Cultura 2017, con progetti di inclusione sociale per promuovere la partecipazione dei genitori e dell’intera comunità al progetto educativo rivolto ai più piccoli, perché la città, in tutte le sue espressioni, sia davvero a misura di bambino. Tra le principali iniziative, il convegno “La cultura dell’infanzia come risorsa della città” (Teatro Bolognini, 31 marzo e 1 aprile) e la mostra “La città letta con lo sguardo dei bambini”(più sedi espositive in città, con inaugurazione il 31 marzo).
Infanzia e città: il futuro ti passa accanto è poi un progetto dell’Associazione Teatrale Pistoiese alla sua quinta edizione, incentrato sul rapporto tra infanzia e spazi pubblici della città, che unisce teatro, danza, musica, cinema e illustrazione. Nel 2017 sarà dedicato a“Pinocchio e i suoi amici” e si terrà da settembre a ottobre.
Forse non tutti sanno che la provincia di Pistoia è anche il cuore del vivaismo italiano, nato un secolo e mezzo fa negli orti dentro le mura per produrre le piante da frutto necessarie a soddisfare il crescente bisogno della città. Oggi la provincia di Pistoia è leader in Europa: si tratta di un territorio unico, in cui si possono trovare piante tipiche di tutte le zone del mondo. Momento chiave per esplorare questo territorio sarà la manifestazione Vestire il paesaggio (11-17 giugno), la cui quarta edizione coinvolgerà gli spazi verdi della città come luoghi di confronto e discussione. A due giornate di convegno se ne affiancheranno altrettante da vivere direttamente nei vivai, che apriranno le porte e mostreranno le loro rarità e i loro segreti produttivi. In programma inoltre itinerari nei parchi, giardini e chiostri della città, una “Biciclettata verde” e un omaggio al contrabbassista pistoiese di fama internazionale Franco Petracchi.
Fonte: pistoiacultura2017.it