E’ iniziato dal WTE il tour attraverso i territori del progetto “Patrimonio Mondiale nella #Scuola”, realizzato e promosso dall’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale UNESCO, finanziato con i fondi della L.77/2006 del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, e già presentato ufficialmente lo scorso 6 settembre presso la sede del MiBACT.
Prima tappa quindi a Padova dove si sono alternati al tavolo dei relatori Giacomo Bassi, presidente dell’Associazione, il consigliere della Federazione Italiana dei Club e dei Centri UNESCO Antonio Morabito, Franco Bocchieri in rappresentanza di ICOMOS – il braccio operativo dell’UNESCO nel mondo, Mariangela Busi – del coordinamento scientifico dell’Associazione e project manager di “Patrimonio nella #Scuola”.
“La bellezza è l’elemento propedeutico per parlare di valori, – ha detto Bassi facendo gli onori di casa – come la pace, la solidarietà, il dialogo. Senza la conoscenza della bellezza non riusciremo mai a trasmettere a pieno questi valori alle giovane generazioni. “Patrimonio nella scuola” darà agli insegnanti gli strumenti per parlare di bellezza e di valori ai pià giovani, i pià giovani troveranno nel portale un mezzo sia per capire meglio il nostro patrimonio che per imparare a prendersene cura”.
Le giovani generazioni sono state al centro anche degli interventi di Morabito e Bocchieri, entrambi convinti che ogni istituzione – nel proprio campo di interesse e di attività – debba farsi promotore della costruzione della consapevolezza della bellezza fra i giovani e della conoscenza della Storia, indispensabile per apprezzare e preservare il patrimonio. A tale proposito Mariangela Busi ha mostrato come è strutturato il portale web, quali sono le attività e gli spazi per gli studenti e quali per gli insegnanti, spiegando in che modo ogni scuola possa entrare a far parte del data base di esperienze messe in condivisione, in un costante scambio di informazioni e stimoli reciproci.
A portare testimonianza di esperienze fatte sui territori con le scuole, sono intervenuti Domenico Zugliani, responsabile dell’Ufficio UNESCO città di Verona e Alessandra Moreschi dell’Ufficio UNESCO di Mantova e Sabbioneta.
Zugliani ha raccontato come, grazie ai fondi della legge 77, la città di Verona e gli altri siti UNESCO del Veneto si siano potuti mettere in filiera, per raccontarsi meglio e per avvicinarsi sia ai turisti che alle istituzioni scolastiche della regione. “Abbiamo costruito una serie di proposte, raccolte poi nella pubblicazione Siti Unesco Veneto, che è anche il nome del nostro sito – ha spiegato Zugliani – Attraverso questi strumenti, abbiamo dato l’opportunità ad ogni insegnante di scegliere un itinerario, il sito da visitare, dando loro tutti i riferimenti e mettendoli anche in contatto con guide preparate sulle questioni UNESCO. Alla fine dell’esperienza ogni classe doveva compilare una scheda: ne abbiamo raccolto oltre 500 e chiuderemo il progettopresentando un report sulla base dei dati raccolti, così da sapere cosa è stato gradito, utile e formativo e cosa c’è da rivedere, in attesa del prossimo.”
Un po’ diversa l’esperienza del sito Mantova-Sabbioneta, che si è concentrata sulla conoscenza del sito stesso – a multilivello di proposte a seconda della classe di appartenenza dei giovani partecipanti – attraverso lezioni frontali, visite guidate, strumenti forniti direttamente agli insegnanti. Ogni fascia d’età ha avito una proposta diversa, legata a tematiche diverse ma sempre incentrate sulle città, la loro peculiare struttura che le ha fatte inserire nella lista dei siti patrimonio dell’UNESCO. Visite, laboratori, attività in strada con i turisti e i cittadini, sono state decine le classi interessate fra il 2009 e il 2014, fino alla creazione di un kit didattico distribuito nelle scuole e di un forum internazionale di ragazzi provenienti da città europee che hanno legami storici con la famiglia dei Gonzaga.
Maggiori protagonisti dell’incontro sono però stati gli studenti di Mantova che sono intervenuti per raccontare in prima persona la loro esperienza, soprattutto per due iniziative “La mappa del cuore” e le “Invasioni Digitali”. “La mappa del cuore” è un itinerario che i ragazzi dell’ Istituto Tecnico Turistico “Pitentino” di Mantova hanno costruito raccogliendo le opinioni dei turisti che visitavano la città attraverso delle videointerviste. Il risultato è stato un iter emozionale, da proporre ai visitatori che vogliono scoprire Mantova da diversi punti di vista. Il secondo è stata la partecipazione alle “Invasioni Digitali” degli studenti del Pitentino, dell’Istituto Superiore Bonomi Mazzolari di Mantova e dell’Istituto Comprensivo di Sabbioneta.