Mentre era in partenza uno dei primi interventi di messa in sicurezza di un bene culturale danneggiato in Umbria dal sisma del 24 agosto – il campanile della Parrocchiale di Santa Maria delle Grazie a Castelluccio di Norcia – il mondo del turismo si stava organizzando per affrontare l’emergenza post terremoto nelle aree coinvolte, in piena sintonia con le Amministrazioni Regionali e le associazioni di categoria.
E’ accaduto mercoledì 14, a Roma, dove nell’ambito dei lavori del Comitato Permanente per la Promozione del Turismo – il MiBACT ha riunito i rappresentanti delle quattro regioni coinvolte, Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, e il mondo imprenditoriale del turismo, per individuare le azioni prioritarie a sostegno delle imprese, dei lavoratori e di tutta la filiera che, più di altri settori, è stata messa a dura prova dal sisma del 24 agosto scorso.
Alla presenza del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, e del Sottosegretario di Stato al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dorina Bianchi, il gruppo di lavoro ha esaminato le maggiori problematiche e proposto i primi provvedimenti da adottare per attutire il più possibile l’impatto negativo sul comparto e favorire la pronta ripresa del settore turistico.
Il tavolo di lavoro ha affrontato diverse questioni tra le quali, nell’immediato, alcune iniziative per il sostegno emergenziale alle imprese; a seguire la valutazione del danno al settore (indiretto/diretto), i possibili interventi a tutela dei lavoratori (ammortizzatori sociali) e delle aziende a conduzione familiare e le iniziative specifiche di comunicazione per confermare l’ospitalità delle destinazioni regionali.
A proposito del complesso lavoro di preservazione e valorizzazione complessiva del patrimonio colpito, Franceschini ha commentato: “I tecnici del MiBACT proseguono insieme a vigili del fuoco e al personale della protezione civile la preziosa opera di messa in sicurezza del patrimonio culturale nelle aree colpite dal sisma, preludio necessario al pieno recupero degli elementi identitari di quei territori. Un’azione di tutela esemplare che viene svolta con passione, professionalità e spirito di sacrificio dai molti architetti, storici dell’arte, restauratori, diagnosti, bibliotecari, archivisti che si sono resi disponibili sin dalle prime ore successive al terremoto”.
Fonte: MiBACT