Se la Ferrovia Retica è un Patrimonio Mondiale, in Italia è ormai consolidato il legame fra il viaggio a bordo dei treni storici e l’esplorazione dei luoghi iscritti alla World Heritage List dell’UESCO grazie alle attività della Fondazione FS italiane.
La Fondazione, nata nel 2013, custodisce e gestisce il grande Patrimonio storico delle Ferrovie italiane e riunisce sotto la sua tutela un parco di treni storici , omposto da oltre 400 mezzi di cui circa 200 operativi, i fondi archivistici e bibliotecari, i musei di Pietrarsa e Trieste Campo Marzio e le linee ferroviarie un tempo sospese, oggi recuperate ad una nuova vocazione turistica con il progetto «Binari senza Tempo». Nell’ambito di «Binari senza Tempo» si inseriscono numerose proposte di viaggio che dialogano con i luoghi del Patrimonio Mondiale in Italia, costruite sempre nell’ottica di un turismo lento, sostenibile, arricchente.
TRENO DELLE LANGHE, MONFERRATO E ROERO – Ultimo itinerario proposto dalla Fondazione è “TrEno delle Langhe, Monferrato e Roero”, lungo la tratta della Ferrovia delle Langhe-Roero e Monferrato, dalla Stazione di Torino Porta Nuova ad Alba e Canelli. “Essere stati dolcemente “cullati” tra colline che ospitano paesi pieni di storia e tradizioni, filari di vigneti che producono tra i migliori vini al mondo, e quel senso di placido appagamento che avrai aprendo la porta di casa al tuo ritorno” dicono gli organizzatori. L’itinerario proposto è effettuato a bordo delle carrozze Centoporte delle Ferrovie Italiane, che prestarono servizio tra gli anni 1928 e gli anni ’80 e derivano da uno schema concettualmente simile alle diligenze. Caratterizzate da numerose porte per ogni fiancata per facilitare la rapida salita e discesa dei passeggeri. I sedili interni in legno, offrono 78 posti.
Il viaggio in treno storico inizia dalla stazione di Torino Porta Nuova attraversando successivamente itinerari di grande fascino tra le pittoresche colline piemontesi che si caratterizzano per gli estesi vigneti; giunti a Canelli in pochi minuti si raggiunge a piedi il centro cittadino celebre per le proprie cattedrali sotterranee, patrimonio mondiale UNESCO.
TRENO NATURA – Altra proposta paesaggisticamente suggestiva è quella del Treno Natura, che viaggia fra Siena e la Val d’Orcia. Tutelata dal 2014 dall’UNESCO come Patrimonio Mondiale dell’Umanità, la Val d’Orcia è considerata «eccezionale esempio di come il paesaggio naturale sia stato ridisegnato nel periodo rinascimentale con il fine di riflettere gli ideali del buon governo e al tempo stesso realizzare una apprezzata immagine estetica» e perché «il suo paesaggio è stato celebrato dai pittori della Scuola Senese che fiorì nel periodo rinascimentale. La storia della Val d’Orcia è anche legata all’antica via romana Cassia, che collegava Roma col nord Italia, e che, per gran parte del suo percorso, ricalca la storica Via Francigena, la via che da Canterbury collegava la Francia a Roma, meta di pellegrinaggio per visitare la tomba dell’apostolo Pietro, per spingersi poi fino al porto di Brindisi in Puglia, punto d’imbarco per la Terra Santa.
Il territorio è attraversato da una suggestiva linea ferroviaria, chiusa all’esercizio ordinario nel 1996 e mantenuta in vita come linea ad esclusivo uso turistico fino ai nostri giorni dalla Fondazione FS Italiane. Oggi, la Ferrovia della Val d’Orcia, con i suoi 51,2 km che collegano le province di Siena (Asciano) e Grosseto (Monte Antico), rappresenta il miglior modo per attraversare il cuore più autentico della Toscana. Il mezzo utilizzato in questo itinerario è una locomotiva a vapore e diesel con carrozze degli anni ’30, dette “centoporte”.
ARCHEOTRENO – Ma con i treni storici è possibile anche raggiungere i tesori archeologici campani con l’Archeotreno, che congiunge la città di Napoli con le vicine aree archeologiche di Pompei e Paestum, tutte dichiarate dall’UNESCO patrimoni mondiali dell’umanità. Proprio lungo il litorale vesuviano si snoda il percorso del treno storico: sulla sinistra è possibile ammirare il Vesuvio, vulcano che domina sul paesaggio circostante, mentre sulla destra si gode della vista sul Golfo di Napoli. Il percorso verso gli scavi archeologici di Pompi prevede anche la sosta alla stazione di Pietrarsa, sede del Museo Nazionale Ferroviario. Da Pompei, si prosegue poi per il Parco Archeologico di Paestum e Velia, nel cuore del Sito Patrimonio Mondiale del Parco del Cilento e Vallo di Diano.
VIA DEI BORBONI – Ma la meraviglia non finisce qui! Oltre alla visita ai siti archeologici più famosi della Campania, si può viaggiare in treno storico anche viaggiare fra il centro storico di Napoli e la Reggia di Caserta, utilizzando il breve tratto ferroviario che congiunge Napoli alla vicina Caserta, palazzo reale borbonico del Regno di Napoli, lungo un percorso che esiste dalla metà del XVIII secolo. Questo salto nella storia già inizia sul treno: il convoglio utilizzato è formato da carrozze Centoporte e Corbellini – rispettivamente degli anni ’30 e ’50, che presentano panche in legno ma con in più il poggiatesta imbottito e, soprattutto, una doppia porta di ingresso che dà accesso al vestibolo centrale.
TRENO STORICI DEL GUSTO – Andando ancora un po’ più a Sud, lungo lo Stivale, la Fondazione FS Italiane propone “I treni storici del gusto” con i quali è possibile conoscere i territori della Sicilia da un altro punto di vista: il finestrino di un convoglio d’epoca.
Il progetto, sviluppato dall’Assessorato al turismo della Regione Siciliana, in collaborazione con Fondazione FS e Slow Food Sicilia, prevede 23 itinerari in treno storico che connettono i centri urbani più importanti – Catania, Palermo*, Messina – con i borghi dell’Isola, come Modica*, Bronte e Marsala, o i meravigliosi centri storici di Taormina, Siracusa*, la Valle dei Templi di Agrigento* e l’antichissima Ragusa Ibla*.
*tutte componenti di siti del Patrimonio Mondiale italiano
Fonte: Fondazione FS Italiane