Burattini a guanto o a bastone, marionette a fili, pupi, pupazzi e fantocci animano le tradizioni antiche e popolari dando vita alla magia di ombre, luci e silhouette: si è chiuso con l’ultima rappresentazione, il progetto nazionale a cura della direzione generale spettacolo del Ministero della Cultura, guidato da Dario Franceschini, dedicato al teatro di figura e di animazione, andato in scena negli spazi del Padiglione Italia ad Expo Dubai. Una rassegna che ha visto protagoniste le eccellenze di questo particolare genere teatrale che racchiude, a partire dagli anni settanta, il mestiere di burattinaio, marionettista, puparo e ombrista: una macchina teatrale contemporanea che affonda le sue radici nelle tecniche e nei saperi di un’antica tradizione, dove dominano incontrastate l’illusione e l’immaginazione.
Quattro gli spettacoli andati in scena al Padiglione Italia nei mesi di novembre e dicembre: L’uccello di fuoco – una delle rappresentazioni più importanti e di maggior successo del Teatro Gioco Vita, tra le prime realtà in Italia ad essere protagonista del movimento dell’animazione teatrale – in cui la poetica di Igor Stravinsky e il suo teatro musicale di miti e leggende rivivono nello spettacolo d’ombre di Enrico Baj.
In occasione dell’International Children Day, la compagnia Figli D’arte Cuticchio, con la sua storica pratica artistica delle marionette siciliane “pupi”, ha presentato uno spettacolo dedicato all’amore tra Ruggiero e Bradamante. Nel 2001 l’UNESCO ha riconosciuto l’opera dei pupi “patrimonio immateriale dell’umanità”. Una rappresentazione esemplare, che mescola tradizioni artigianali, sperimentazione, il fascino antico di un linguaggio tutto siciliano e la magia del racconto cavalleresco.
La Compagnia marionettistica Carlo Colla e Figli di Milano ha portato in scena “La Bella Addormentata”, una delle fiabe più amate: un’opera di marionette, che combina la narrazione di Perrault alla struttura librettistica ed alla partitura musicale del balletto di Čajkovskij, che ha incantato grandi e piccini.
In chiusura la compagnia Teatro di piazza e d’occasione di Prato, che termina la rassegna con la Casa del Panda, un teatro di luci e suoni dove, tra foreste di bambù, fuochi d’artificio e aquiloni, il rapporto tra danza e immagine viene esplorato come invito a nuove forme di espressività, muovendosi sui temi dell’Expo (opportunità, mobilità e sostenibilità) attraverso l’uso di proiezioni di grande formato ed un sapiente mix di tecnologie interattive.
Fonte: Ufficio Stampa MiC