Nella seduta di ieri pomeriggio, l’Italia è stata eletta membro del Comitato del Patrimonio Mondiale, con 143 voti su 177. Il Comitato del Patrimonio Mondiale è l’organo che governa la Convenzione del 1972 sul patrimonio culturale e naturale ed è composto da 21 Stati, a rotazione, dei 194 che hanno aderito alla Convenzione dell’UNESCO.
Durante la sessione, l’Assemblea Generale ha eletto dodici nuovi membri del Comitato del Patrimonio Mondiale: Argentina, Belgio, Bulgaria, Grecia, India, Italia, Giappone, Messico, Qatar, Ruanda, Saint Vincent e Grenadine, Zambia. L’attuale composizione del Comitato del Patrimonio Mondiale è quindi la seguente: Argentina, Belgio, Bulgaria, Egitto, Etiopia, Grecia, India, Italia, Giappone, Mali, Messico, Nigeria, Oman, Qatar, Federazione Russa, Ruanda, Saint Vincent e Grenadine, Arabia Saudita, Sud Africa, Thailandia, Zambia.
Secondo l’articolo 9 della Convenzione sul Patrimonio Mondiale, infatti, “Lo Stato membro del Comitato sceglie come propri rappresentanti le persone qualificate nel settore del patrimonio culturale o naturale” e l’articolo 5 del regolamento di Procedura del Comitato del Patrimonio Mondiale specifica che “Lo Stato membro del Comitato sceglie come propri rappresentanti persone qualificato nel campo dei beni culturali o naturali. Sono fortemente incoraggiati a includere nella loro delegazione persone qualificate in entrambi campi.”
Per l’Italia, quindi, faranno parte di questo gruppo di esperti l’architetto Giovanni Fontana Antonelli; lo storico dell’arte e site manager Carlo Francini; Ottavio di Bella, funzionario esecutivo Direzione Generale per il Patrimonio Naturale per il Ministero della Transizione Ecologica; l’architetto Adele Cesi, Focal Point nazionale per il Patrimonio Mondiale; l’architetto Francesca Riccio, responsabile per il MiC del Programma MAB – L’Uomo e la Biosfera, Geoparchi Mondiali UNESCO – Programma Internazionale della Geoscienza e dei Geoparchi.
“Come presidente dell’Associazione Beni Italiani del Patrimonio Mondiale non posso che essere felice di questa notizia, sia perché viene riconosciuto al nostro Paese il grande lavoro che i diversi Ministeri coinvolti, Esteri, Cultura, Ambiente stanno portando avanti mettendo al centro il valore del Patrimonio Mondiale italiano, ma anche perché credo che questa sia una grande opportunità di riavvicinamento delle politiche sul Patrimonio Mondiale italiano a quelle indicate da questo prestigioso organo internazionale – ha commentato Alessio Pascucci, a capo dell’Associazione e Sindaco di Cerveteri – Permettetemi anche di gioire per l’ingresso fra gli esperti che rappresenteranno l’Italia come Stato firmatario di Carlo Francini, coordinatore scientifico dell’Associazione e site manager del Centro Storico di Firenze Patrimonio Mondiale. Questa nomina riconosce la competenza e i risultati di Francini nella gestione del sito di Firenze, ma anche rispetto alle tematiche che si muovono all’interno del Patrimonio Mondiale, in Italia e a livello internazionale. Da parte mia, dei membri del Consiglio Direttivo e del Segretariato dell’Associazione i più vivi complimenti.”