Mostrare un selfie di un sito turistico da un capo all’altro del mondo, o magari l’acquisto appena fatto in una boutique delle vie della moda, o semplicemente voler scoprire tutto del museo o del monumento davanti a cui si transita attraverso l’immancabile smartphone o tablet. Scene che si ripetono ovunque, nel mondo e in Italia. E forse per questo, il turismo italiano sceglie proprio il digitale per la ripartenza e privilegia le aree più invase dai viaggiatori: città d’arte e siti UNESCO, aree balneari di grande attrazione, luoghi di porte di accesso all’Italia (aeroporti, porti e autostrade) dove da gennaio sarà allestita la sperimentazione di una rete wi-fi diffusa e federata con un sistema di accesso unico.
L’annuncio è stato dato durante la firma di un protocollo d’intesa della durata di 3 anni per il turismo dal sottosegretario al MiBACT con delega al turismo Dorina Bianchi, dal sottosegretario al Mise con delega alle telecomunicazioni, Antonello Giacomelli, e dal direttore generale dell’Agenzia per l’Italia digitale, Antonio Samaritani.
“Il protocollo – spiega la Bianchi – è una parte integrante del Piano Strategico del Turismo, che è pronto, sarà approvato domani e sarà presentato da Franceschini nel primo Cdm utile. In questo piano, che è dinamico, le nuove tecnologie ricoprono una parte consistente e strategica. La promozione e la valorizzazione oggi viaggiano soprattutto online e per questo puntiamo sulla banda larga e le nuove tecnologie per implementare i flussi turistici”.
“D’altronde – scherza Giacomelli – chi di noi prenota più ormai un albergo consultando l’elenco telefonico? Ormai Internet è diventato sempre più centrale nella nostra vita anche in questo tipo di cose: il 91% degli utenti che ha accesso a Internet ha prenotato online almeno un prodotto, il 42% utilizza un device mobile per prenotare e il 68% cerca online prima di decidere”. E continua: “Nuove tecnologie e internet, per usare un eufemismo, in Italia hanno un grande margine di miglioramento che è quello su cui stiamo lavorando sia sul tema connettività e banda ultralarga che sull’agenda digitale. Noi oggi ci occupiamo di 3 azioni rivolte specificatamente al turismo: porre nel collegamento della banda ultralarga una priorità delle città d’arte e dei luoghi turistici; creare una rete nazionale federata e diffusa con accesso unico visto che oggi chi gira per l’Italia deve avere un “assistente” per passare da un wi-fi a un altro (faremo nel modo più semplice possibile e le varie reti potranno anche federarsi); e infine lavorare sugli open data e quindi rendere aperti e disponibili i dati che riguardano la pubblica amministrazione in modo che chi vuole costruire servizi in rete abbia informazioni trasparenti e disponili”.
“Con la creazione dei profili di identità digitali – aggiunge Samaritani – il turista-visitatore ma anche il semplice cittadino, dopo essersi registrato la prima volta, sarà definitivamente connesso e potrà accedere alla rete e avere informazioni e indicazioni sia sui servizi che sui luoghi da visitare”.
L’accordo è stato occasione per fare il punto sul Sistema pubblico di Identità digitale, il sistema di login nato per consentire l’accesso via web ai servizi online della Pubblica amministrazione. Ad oggi, a 4 mesi dall’avvio, oltre ad 85 mila identità digitali “spontanee” di cittadini, si contano 293 amministrazioni attive e 648 servizi online accessibili. Hanno già aderito a Spid le 99 Camere di Commercio italiane e dalla fine di luglio sarà accessibile il servizio Sportello Unico Attività Produttive per 3.300 comuni attraverso il portale Impresainungiorno.gov.it.
L’Agenzia per l’Italia Digitale, inoltre, ha concluso le procedure di accreditamento di due nuovi identity provider: Aruba Pec Spa e Sielte Spa. Le due società, che da settembre cominceranno ad erogare le credenziali a cittadini e imprese che lo richiederanno, vanno così ad aggiungersi a InfoCert, Poste Italiane e Telecom Italia Trust Technologies. Da oggi inoltre, i cittadini che necessitano di supporto e assistenza per le procedure di richiesta e gestione dell’identità Spid, possono rivolgersi al nuovo call center dedicato raggiungibile al numero 06.82888.736 (dalle 9.30 alle 16 dal lunedì al venerdì) o avere risposte tramite e-mail sul sito Spid.gov.it.
Fonte: ANSA.IT