La Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia partecipa alla seconda edizione della Settimana Nazionale della Protezione Civile, istituita lo scorso anno con una direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri, attraverso alcune iniziative volte a sensibilizzare la collettività sui temi di protezione civile, resilienza e riduzione dei rischi. Le attività si svolgeranno da domenica 11 ottobre 2020 e partiranno con la decima edizione della Campagna nazionale sulle buone pratiche di protezione civile “Io non rischio”.
Nell’ambito delle numerose iniziative, sia in presenza sia virtuali, sul territorio nazionale e a livello locale, la Soprintendenza propone alcuni eventi dedicati al tema La protezione civile e la tutela dei beni culturali.
Giovedì 8 ottobre è stato ricollocato nel prezioso altare marmoreo di Corradini della chiesa udinese di San Giacomo l’importante dipinto su tela raffigurante “La Madonna che intercede per la salvezza delle anime del Purgatorio” di Pietro Venier (Udine 1673 – 1737), oggetto di un delicato restauro eseguito presso il laboratorio di Udine della Soprintendenza. In collaborazione con il personale tecnico-scientifico della SABAP, sotto la guida del coordinatore Graziano Mestroni, una rappresentanza del gruppo di volontari della Protezione Civile di Udine, già formati nei corsi organizzati dai due Istituti nello specifico settore della messa in sicurezza dei beni culturali mobili, ha eseguito le operazioni di imballaggio, trasporto e messa in opera della pala d’altare, così di nuovo visibile ai fedeli e agli amanti dell’arte proprio in concomitanza dell’inizio della manifestazione. Le operazioni sono state filmate e saranno rese disponibili al pubblico attraverso i siti istituzionali in occasione della Settimana Nazionale di PC.
Una mostra fotografica sarà inoltre allestita nell’androne di Palazzo Clabassi a Udine martedì 13 ottobre, data della Giornata internazionale per la riduzione dei disastri naturali, istituita dall’Organizzazione delle Nazioni Unite.
I pannelli illustreranno l’attività congiunta della Soprintendenza e della Protezione Civile per la tutela dei beni culturali e del paesaggio, con un approfondimento specifico sui cantieri di restauro in corso -finanziati dalla Protezione Civile stessa e dal MiBACT- per il recupero del patrimonio architettonico e artistico della regione danneggiato dalla tempesta VAIA.
Vari sono gli interventi che si potranno ammirare: i lavori di restauro e straordinaria manutenzione degli affreschi e degli intonaci non decorati interni e dei costoloni lapidei dell’abside della Pieve di San Floriano di Illegio di Tolmezzo; la manutenzione straordinaria degli intonaci e dell’apparato lapideo interni della chiesa di San Martino di Ovaro; il ripristino della copertura dell’area archeologica e del ripristino degli impianti elettrico e aeraulico del fonte battesimale di San Martino di Ovaro; il restauro del manto di copertura e del ripristino degli impianti della chiesa di Santa Maria del Mare di Lignano Sabbiadoro, trasferita il secolo scorso da Bevazzana; il restauro degli affreschi trecenteschi della navata della chiesa di San Vigilio di Ovaro.
“Grazie a una convenzione siglata tra la Protezione civile regionale, la Soprintendenza, le parrocchie e gli Enti proprietari degli edifici religiosi citati, – ha evidenziato il vicegovernatore della Regione con delega alla Protezione civile Riccardo Riccardi – la Regione ha messo a disposizione l’ammontare complessivo di 210 mila euro di donazioni liberali raccolte a favore delle zone colpite dagli eventi meteorologici del mese di ottobre 2018 per eseguire gli interventi descritti. La Soprintendenza, che per ognuno di essi svolge le funzioni tecniche di stazione appaltante, ha contribuito con un ulteriore finanziamento di 45 mila euro derivanti dalla programmazione ordinaria 2019”.
Continua in questo modo a concretizzarsi la felice sinergia che da anni lega la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio FVG e la Protezione civile della Regionale autonoma FVG. “In occasione del 40° anniversario del terremoto del 1976 – ha spiegato infatti Riccardi – i due Istituti hanno siglato con la Protezione civile del Friuli Venezia Giulia una convenzione che ha tra gli scopi principali la formazione dei volontari nello specifico settore della messa in sicurezza dei beni culturali mobili in caso di eventi emergenziali”.
Fonte: Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia