Le Mura di Bergamo rappresentano una delle più monumentali fortificazioni realizzate dalla Repubblica Veneta, quando la Serenissima controllava la città. La costruzione delle mura cominciarono nel 1561; esse non furono concepite solo come un recinto di difesa ma anche come un vero e proprio sistema fortificato, costituito da spazi sotterranei in parte ancora visitabili.
Le mura, rivestite di pietra fino alla linea del cordolo, il redondone, inglobano tutta la città alta con un anello di oltre 5 km di lunghezza. Verso sud-ovest si innalzano a formare la piattaforma di S.Grata, dove sorge l’omonimo monastero al di sotto del quale si riconoscono ancora archi delle mura più antiche, precedenti a quelle veneziane.
A ridosso del baluardo di S. Giacomo, proprio di fronte alla Porta omonima, sorge il Palazzo Medolago-Albani, imponente, in stile neoclassico. Proseguendo una immaginaria passeggiata, all’altezza di Via Osmano possiamo scorgere l’arco che proteggeva una fontana duecentesca, fino alla Chiesa di S. Michele al Pozzo Bianco, antichissima: l’interno, suggestivo, mantiene i caratteri quattrocenteschi e il più famoso ciclo decorativo della chiesa, rappresentato dagli affreschi raffiguranti ” Storie della vita di Maria” eseguiti nel 1525 da Lorenzo Lotto.
Scendendo lunga la via Porta Dipinta, campeggia una torre in pietra, trecentesca, detta di Sub Foppis, che faceva parte della cinta muraria medioevale che cingeva un territorio più ampio rispetto alle precedenti mura romane. Poco più avanti sorge il complesso di S. Agostino, che ha rivestito un ruolo molto importante nella storia della città. La facciata, in forme gotiche, è trecentesca; all’interno, ad aula unica, il soffitto formato da tavelle decorate in legno della fine del quattrocento rappresenta una delle maggiori preziosità della Chiesa. Arriviamo a Porta S. Agostino, realizzata verso il 1575 a chiusura della cosiddetta tenaglia di S. Agostino, ossia i bastioni che circondano l’ antica chiesa e il monastero. In asse con la porta, la fontana, che ne riprende lo schema tripartito e rendeva solenne l‘ ingresso in città per chi veniva da Venezia. La Porta è elegante e da sempre è quella di maggior transito; è stata anche quella in cui il posto di guardia è rimasto più a lungo.
Le mura ad Occidente erano l’estremo sistema difensivo della Serenissima, come a Oriente lo era la fortezza di Famagosta, nell’Isola di Cipro; mai servite in realtà per scopi bellici, a partire dall’Ottocento divennero luogo privilegiato del passeggio, dopo che spalti e baluardi furono sistemati ad area verde.
Per ricongiungere fra loro Bergamo e il suo principale monumento architettonico e amplificare il coinvolgimento e la partecipazione che la candidatura UNESCO delle mura ha suscitato negli ultimi mesi, il 3 luglio prossimo la città tenterà di battere due record: il più grande abbraccio al mondo che attualmente è quello in cui, nel 2010, si sono unite 10.554 persone a Ottawa in Canada e la più ampia staffetta di abbracci che per essere conquistata dovrà coinvolgere più delle 960 persone impegnate, pochi giorni fa, il 22 maggio, a conquistare il primato in Cina. Tutto lungo il percorso delle Mura!
Per informazioni e iscrizioni è possibile visitare il sito visitbergamo.net.