Da Piacenza a Rimini, sono 39 i teatri storici che hanno aderiscono al progetto “A scena aperta” con un programma di eventi in buona parte realizzati ad hoc e spesso con ingresso gratuito.
Spettacoli di prosa, lirici, musicali e di danza si avvicendano nei due giorni. Inoltre non manca la possibilità, attraverso specifiche visite guidate, di osservare da diverse angolature le sale teatrali e i palcoscenici (in alcuni casi la prenotazione è obbligatoria).
Il progetto, coordinato dall’IBC, intende così promuovere la conoscenza e la valorizzazione dei teatri storici, che in Emilia-Romagna rappresentano un patrimonio culturale, storico e artistico di notevole entità, capillarmente diffuso su tutto il territorio. Edifici singolari, scaturiti dalla geniale operatività di straordinarie figure di architetti e scenografi e fortemente voluti dalle comunità, sia di città capoluogo che di centri minori. Di pregio e grande fascino, sono sistemi complessi e articolati in cui architettura e tecnologia, arte e decorazione colloquiano in armoniosa sinergia affinché al loro interno possa prender vita quello straordinario evento che è lo spettacolo dal vivo.
L’adesione dei teatri storici è stata ampia, ai maggiori teatri quali il Regio e il Farnese di Parma, il Municipale di Reggio Emilia e i Teatri Comunali di Modena, Ferrara, Bologna, l’Alighieri di Ravenna e il Bonci di Cesena si affiancano alcuni ‘minori’ (ma certamente non meno preziosi), tutti con attività e proposte diversificate e di notevole interesse.
Se per ovvie ragioni sono esclusi i teatri resi inagibili dal terremoto del 2012, si segnala invece la presenza nella rassegna di alcuni teatri parzialmente recuperati o in attesa di restauro, quali sono quelli di Brisighella, Gualtieri e Portomaggiore.
Alcuni dei teatri coinvolti hanno colto il suggerimento di considerare i significativi anniversari che ricorrono nel 2016. Nel 1516 Ludovico Ariosto, uno dei massimi poeti della letteratura italiana, tra i più celebri e influenti del suo tempo, pubblica la prima edizione dell’Orlando Furioso che rappresenta una potente rottura con i canoni del tempo (l’edizione definitiva arriverà nel 1532). Ricorrono inoltre i quattrocento anni dalla morte di William Shakespeare e Miguel de Cervantes. Con musica, rappresentazioni, letture scelte e altro, attuate nell’ottica di queste commemorazioni si contraddistingue l’offerta di un certo numero di teatri tra quelli che hanno aderito all’evento.
Un esempio è il programma pensato per Bologna per domenica 10 aprile. Si tratta di un percorso nella Bologna dei Teatri che è anche un omaggio ad Ariosto, Shakespeare e Cervantes. Si parte alle 11.30 dal Teatro Comunale per proseguire nel pomeriggio, alle 15, al Teatro Manzoni, alle 16.30 all’Arena del Sole, per terminare, alle 18, al Teatro San Salvatore.
Fonte: a cura degli organizzatori