Il patrimonio culturale mondiale come strumento di promozione del dialogo nei paesi arabi. Con il patrocinio dell’Unesco e il coinvolgimento di partner quali il Petra Development and Tourism Authority e la Talal Abu-Ghazaleh Organization, parte in Italia il progetto Petra, espressione della campagna internazionale #uniteforheritage, lanciata dall’UNESCO, che, sottolineando l’importanza del patrimonio culturale, storico, architettonico mondiale, mira a dare una risposta di pace contro i crimini di tipo terroristico e a difendere le meraviglie archeologiche e architettoniche da questo tipo di crimini.
Prossimamente in Campania, la prima assoluta dell’iniziativa e ambasciatori del progetto, che partirà da Benevento, saranno il jazzista sannita Luca Aquino e il fisarmonicista irpino Carmine Ioanna. Un lavoro discografico ideato da Luca Aquino, registrato in collaborazione con la Jordan Orchestra e Sergio Casale al flauto e agli arrangiamenti, registrato in Giordania, ad Amman, e nell’incantevole cornice del sito archeologico di Petra. Un tassello importante, il progetto Petra, per la carriera del musicista irpino Carmine Ioanna.
L’anima nomade d’Irpinia, dopo il successo del tour in Centro America,che ha toccato Panama City, Boquete Panama, Quepos Costarica, San Josè Costarica, Managua – Nicaragua, San Salvador – El Salvador, Quetsaltenango – Guatemala, Guatemala City, Antigua, Mexico City, sarà nelle prossime settimane in Francia con il neonato Zic Trio, composto da Ioanna, Vin Zambsorne del Burkina Faso alle percussioni, ed Eric Capone, polistrumentista francese di Grenoble, e successivamente con Luca Ciarla Quartet in Kazakistan, Stati Uniti e Canada. Di prossima uscita sul mercato asiatico l’album hip hop ‘Accordation’ con il rapper Sud Coreano Loptimist. Trombettista e compositore – world music/jazz, Luca Aquino, tra i musicisti jazz italiani più apprezzati nel panorama internazionale, inizia a suonare all’età di diciannove anni da autodidatta. Il perfezionamento delle sue doti avviene per mano di maestri quali Paolo Fresu, Jon Hassell ed Enrico Rava.
Lo spirito del viaggiatore allo stesso tempo metafora perfetta del suo percorso artistico ed espressione della sua cifra stilistica. Il suo percorso artistico trova conferma nel 2007 quando pubblica con Universal Music Group il suo primo album da leader “Sopra le Nuvole” e un anno dopo, con ospite Roy Hargrove e Maria Pia De Vito, registra “Lunaria” con cui vince il premio Top Jazz promosso dalla rivista specializzata Musica Jazz. Nel 2009, registra “Amam” nell’antico bagno turco di Skopje (Macedonia) e “Tsc” in una chiesa in Olanda; nel 2010 arriva “Icaro Solo”, registrato in una chiesa in Benevento per sole tromba ed elettronica. Intreccia numerose collaborazioni con musicisti e artisti di fama mondiale; degna di nota quella con l’artista Mimmo Paladino che lo portano allo registrazione di “Chiaro”, un lavoro in trio con una sezione ritmica norvegese e un ospite d’eccezione: Lucio Dalla. Nel 2012, dopo un importante progetto dal vivo con Jon Hassell, realizzato a Benevento nella chiesa di Sant’Agostino, entra a far parte del quartetto di Manu Katchè e insieme a loro registra due album per l’etichetta ACT Music e intraprende un tour mondiale.
Fonte: ottopagine.it