Ieri, nella sede del Padiglione di Arte Contemporanea di Ferrara, si è tenuta una conferenza stampa per illustrare i progetti vincitori dei bandi relativi al restauro e ampliamento di Palazzo dei Diamanti e Palazzo Massari, nel cuore pulsante del Sito UNESCO della città di Ferrara.
“Oggi manifestiamo e ribadiamo la volontà dell’Amministrazione comunale di rendere due contenitori culturali fondamentali per la nostra città – ha affermato il sindaco Tagliani – più belli e fruibili. Occorre una certa dose di coraggio per portare avanti una sfida che ci vede impegnati in un confronto aperto sui temi dell’utilizzo degli spazi dove poter sviluppare nuove idee culturali a beneficio dei cittadini ferraresi e non solo. Su questi contenitori ci giochiamo la capacità di crescere e queste sfide riguarderanno anche altri spazi cittadini che ad oggi non sono pienamente fruibili o sono vuoti, come il Castello Estense o Palazzo Prosperi Sacrati. Dietro questa giornata ci sono anni di lavoro – ha concluso il Sindaco – e dopo il terremoto abbiamo trovato nuovo slancio e nuove risorse per andare avanti nella nostra progettazione di una città culturale nuova, prendendoci delle responsabilità nella scelta dei criteri operativi. Di questo devo ringraziare anche e in particolar modo tutti coloro che all’interno dell’Amministrazione hanno lavorato con cura e professionalità affinchè ciò accadesse”.
Palazzo dei Diamanti e Palazzo Massari costituiranno il polo delle Gallerie d’arte moderna e contemporanea del Comune di Ferrara: al termine dei lavori di realizzazione dei due progetti selezionati potranno ospitare i visitatori in spazi ampliati, riqualificati, restaurati e dotati di nuovi e più confortevoli servizi. Si sono infatti concluse le procedure di selezione pubblica volte a designare i progetti che modificheranno il volto di uno dei poli museali ed espositivi più dinamici del paese: Palazzo dei Diamanti, gioiello architettonico del Rinascimento e sede di importanti mostre di rilievo internazionale, e il complesso di Palazzo Massari-Cavalieri di Malta, sede del Museo Giovanni Boldini, del Museo dell’Ottocento ferrarese, del Museo d’arte moderna e contemporanea “Filippo de Pisis” e prossima dimora anche del Museo Michelangelo Antonioni.
Selezionato mediante un concorso internazionale in forma anonima cui hanno partecipato 70 importanti studi, il progetto di ampliamento degli spazi espositivi di Palazzo dei Diamanti sarà realizzato dal gruppo 3TI e Labics Srl, quest’ultimo diretto da Maria Claudia Clemente e Francesco Isidori, cui sono stati conferiti numerosi premi tra i quali l’ABB LEAF Award e il premio speciale per l’architettura sostenibile dell’European Architecture Awards nel 2017.
L’intervento prevederà la costruzione, nel giardino retrostante di Palazzo dei Diamanti, di un nuovo padiglione conforme ai più moderni standard museali. Il nuovo edificio, contemporaneo ma scelto proprio per la sua capacità di dialogare armonicamente con l’esistente, oltre a permettere finalmente il collegamento coperto e climatizzato tra le due ali del palazzo storico, consentirà l’ampliamento della superficie espositiva con uno spazio polifunzionale da adibire anche a incontri, conferenze, concerti, proiezioni e altre attività culturali e ricreative. La sua collocazione permetterà inoltre di recuperare appieno il rapporto del palazzo con il giardino retrostante, consentendo di istituire un nuovo e virtuoso dialogo con una delle aree verdi più belle di Ferrara, ma da molto tempo interdette al pubblico. Il progetto interesserà infine aree adiacenti al palazzo che saranno riqualificate e riconvertite in spazi destinati a ospitare nuovi e più accoglienti servizi al pubblico, quali un’area attrezzata per le attività didattiche, una caffetteria con distesa all’aperto, un ampio bookshop con accesso su Corso Ercole I, oltre a nuovi depositi, servizi igienici e aree di sosta per visitatori e famiglie.
In attesa di restauro da prima del 2012 e poi reso inagibile dal sisma, anche il complesso di Palazzo Massari e della Palazzina Cavalieri di Malta, attualmente oggetto di un primo intervento di miglioramento strutturale, sarà interessato da un’importante opera di riqualificazione architettonica che lo restituirà alla pubblica fruizione profondamente rinnovato.
La selezione è stata attuata mediante procedura negoziata ristretta europea in 2 fasi alla quale hanno partecipato 39 studi di rilievo internazionale. Vincitore è lo Studio ABDR Architetti Associati di Maria Laura Arlotti, Michele Beccu, Paolo Desideri e Filippo Raimondo, che ha rappresentato l’Italia all’Esposizione Universale di Shangai nel 2010 e autore di opere riconosciute di interesse nazionale dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. L’intervento proposto da studio ABDR Architetti Associati, coerente con il progetto preliminare voluto nel 2014 dall’Amministrazione comunale di Ferrara e già approvato dalla Soprintendenza, propone un restauro che renderà fruibile l’intero complesso permettendogli di ospitare le collezioni otto-novecentesche della città secondo più nuovi e funzionali percorsi espositivi. L’intervento prevede l’ammodernamento degli spazi già occupati dalle collezioni e la riqualificazione delle aree che in precedenza non erano interessate dal percorso museale, ampliando la superficie espositiva, migliorando le condizioni di presentazione delle opere e la collocazione di fondamentali servizi al pubblico prima assenti, dalla didattica alle aree di studio, dal bookshop al bar-caffetteria.
La costruzione di un nuovo corpo di snodo, in posizione centrale rispetto alle due fabbriche che compongono il palazzo, quella cinquecentesca del Massari e quella settecentesca della Cavalieri di Malta, metterà in collegamento i vari musei. Un nuovo e articolato percorso condurrà infatti i visitatori dal Museo dell’Ottocento attraverso il Museo Giovanni Boldini fino alle collezioni novecentesche che, oltre al già noto Museo “De Pisis”, presenteranno al pubblico rilevanti capitoli della storia artistica ferrarese del secolo scorso, mai esposti prima per mancanza di spazi e oggetto di recenti campagne di tutela e valorizzazione: tra queste, l’esperienza internazionale del Centro Videoarte, le acquisizioni rese possibili dalla stagione espositiva della direzione Farina o l’affascinante parabola creativa di Michelangelo Antonioni.
Analogamente all’intervento che interesserà Palazzo dei Diamanti, anche quello di Palazzo Massari avrà una forte connotazione urbanistica. Sarà infatti ripristinata l’originaria relazione tra palazzo e l’adiacente parco abbattendo il muro che separa le due aree verdi e proponendo, come accesso principale al giardino, proprio l’ingresso monumentale del rinnovato complesso museale.
Per quanto riguarda i costi e i tempi di realizzazione delle opere, Palazzo dei Diamanti prevede un investimento di 3,5 milioni di euro finanziati con i Fondi del Ducato statali, la progettazione definitiva nel corso del 2018 e l’ipotesi di inizio lavori nel giugno 2019 (durata circa 2 anni); per Palazzo Massari l’investimento è di circa 10,49 milioni di euro (8 statali, 2,29 regionali e 0,2 comunali) con progettazione definitiva nel 2018 e inizio lavori tra giugno e settembre 2019 (durata circa 3 anni).
Fonte: Comune di Ferrara