Con a manifestazione “Benvenuta UNESCO. Le opere di difesa veneziane tra XVI e XVII secolo: Stato da terra- Stato da mar occidentale” si è celebrato a Bergamo la scorsa settimana il riconoscimento UNESCO, con un evento internazionale.
Ospiti della giornata di lavori, oltre al ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, i rappresentanti di tre paesi (Italia, Croazia e Montenegro) delle sei città che hanno conquistato il riconoscimento UNESCO. “Un tempo, in un’epoca di guerra i monumenti venivano distrutti, oggi assistiamo al terrorismo che colpisce i luoghi importanti della cultura, della religione, della formazione perché segno di una diversità – ha detto il ministro Franceschini -. Noi oggi abbiamo un nuovo compito, una nuova responsabilità: dobbiamo difendere il patrimonio. Questo è un sito transnazionale che potrà aprirsi ad altri siti e altre città che hanno condiviso con Venezia lo stesso destino. A Zara hanno riposto, dopo decenni, leone alato di San Marco sopra una porta per ricordare il dominio di Venezia. Quel leone ha un significato molto importante: valorizza ciò che ci unisce. Questa non è una giornata come tante, dobbiamo essere orgogliosi e non dobbiamo annacquare le nostre identità”.
Nel corso della giornata di lavori a Palazzo Frizzoni, il ministro ha firmato un protocollo che dà il via e sostiene le iniziative legate al sito UNESCO “Opere di difesa veneziane tra il XVI E XVII secolo – stato de terra, stato de mar occidentale”, sito che vede Bergamo capofila di una rete di tre nazioni (Italia, Croazia, Montenegro), tre regioni (Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia, di cui erano presenti gli assessori alla cultura) e 6 città (Bergamo, Peschiera, Palmanova, Zadar, Sibenik e Kotor).