Si terrà in Italia nell’autunno 2018 il IV Meeting delle Associazioni Europee dei Siti del Patrimonio Mondiale, che vede ogni anno decine di rappresentanti dei Siti UNESCO confrontarsi su temi relativi a gestione, cultura e buone prassi.
La notizia dell’assegnazione dell’organizzazione del Meeting 2018 all’Associazione Beni Italiani del Patrimonio Mondiale è stata data a Lubecca, in Germania, nel corso della cerimonia di chiusura del Meeting 2017. Carlo Francini, coordinatore del Comitato scientifica dell’Associazione e Site Manager del Sito UNESCO di Firenze, ha annunciato che la città designata come sede dell’evento sarà Noto, capitale barocca della Sicilia. “Siamo contenti di questa decisione, poiché porta grandi opportunità e grandi aspettative. – ha commentato Francini – Quello italiano sarà un meeting che presenterà una formula nuova, con un maggiore coinvolgimento delle Associazioni straniere. Lavoreremo principalmente sul tema della comunicazione e sulla costruzione di una rete operativa ampia e attiva, secondo modalità condivise, tutte da costruire in sinergia. La reazione da parte degli altri Paesi all’annuncio che nel 2018 ci rivedremo a Noto è stata ottima, ho visto grande entusiasmo anche per la possibilità di godere della bella stagione e del sole, che a Lubecca ha proprio disertato.”
Sole a parte, dal Meeting di Lubecca sono arrivate importanti sollecitazioni. “L’incontro con le Associazioni sorelle europee per i siti UNESCO, come al solito, si è rivelata molto interessante. – ha spiegato poi Francini – La nostra Associazione ha partecipato con le rappresentanze di Firenze, Mantova, Urbino e delle Dolomiti. I primi tre Siti UNESCO hanno presentato il progetto “UNESCO per bene”, che vede tutti gli attori del Patrimonio Mondiale impegnati per sviluppare un approccio sostenibile al turismo, attraverso la condivisione di 10 regole per perseguire la costruzione di una mentalità educativa e non repressiva nei cittadini e negli stessi visitatori. Marcella Morandini, direttrice della Fondazione Dolomiti UNESCO, ha raccontato invece il tema della sostenibilità attraverso le esperienze del progetto “#Dolomiti2014- quali proposte per il futuro”, fra le cui attività nello scorso anno è stata inserita la chiusura di Passi montani durante l’alta stagione, resi praticabili solo a mezzi di trasporto sostenibili, a zero impatto ambientale.
Uno dei progetti più affascinanti fra quelli presentati– ha continuato Francini – è stato quello del sito di Bergen, in Norvegia, sull’impatto del crocierismo. Il tema delle crociere è vivo in molti altri luoghi della WHL, non solo a Venezia, soprattutto perché, anche da quello che la collega norvegese ci ha indicato, ha degli effetti devastanti sulla stessa percezione del Sito UNESCO sia da parte dei residenti che da parte dei turisti.
All’interno di Word Cafè ai quale abbiamo poi partecipato, il tema dell’impatto del turismo sui Siti è stato centrale e ci siamo domandati come affrontare il problema della troppa pressione ma anche di come gestire il <<troppo poco>>, arrivando ad analizzare la compatibilità economica del turismo.
I colleghi francesi hanno portato il sistema della Valle della Loira come esempio virtuoso di buona gestione di un territorio esteso, mentre quelli tedeschi hanno portato case histories di buona governance del Patrimonio Mondiale.
La commissione nazionale polacca ha poi posto l’attenzione sul tema del coordinamento dei Site Manager, che diventa sempre più necessario, mentre la responsabile del coordina meno dei Siti di Europa e Nord America ha posto il focus sulla difficoltà comune a tutte le realtà di comunicare in maniera corretta ed efficace il valore del Patrimonio Mondiale e l’importanza di quello che i Site Manager e le Associazioni dei Siti UNESCO fanno a questo scopo. Abbiamo quindi colto questa sollecitazione e la comunicazione, intesa come necessità, opportunità e strumento, sarà il punto di partenza per l’organizzazione del IV Meeting in Italia.” ha concluso Francini.