Si è aperto con George Romero e Dunkirk il Cerveteri Film Festival, che si tiene a Cerveteri dal 28 settembre al 1° ottobre.
Il cinema è vita, quindi niente di meglio che una Necropoli etrusca come location per celebrare entrambe le cose. È quello che accadrà a Cerveteri nella suggestiva cornice della Necropoli della Banditaccia, che verrà illuminata dalla luce di un proiettore su uno schermo cinematografico.
E’ cominciata così l’avventura del Cerveteri Film Festival, neonata manifestazione cinematografica che si pone come obiettivo quello di mantenere viva la memoria dell’essenza stessa del cinema: la pellicola. Sotto la direzione artistica di Boris Sollazzo, sarà questo il percorso che il festival svilupperà, a partire dalla celebrazione di un grande cineasta da poco scomparso con “La notte dei morti viventi” di George A. Romero. Il film è stato preceduto da One for the Fire: the legacy of Night of the Living Dead, straordinario documentario sulla realizzazione del capolavoro di Romero. Soddisfatto della prima serata dell’evento, il sindaco di Cerveteri e vice presidente dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale UNESCO, Alessio Pascucci, ha commentato: “E’ stato bello vedere in questa location insolita tante persone, soprattutto tanti giovani, per un Festival dichiaratamente dedicato alla pellicola. Questo è il primo Festival del Cinema che si tiene in un sito UNESCO e diciamo pure che si tratta di un anno zero. Per il 2018 contiamo di proporlo in estate e, soprattutto, di fare in modo che sia il pretesto perché la città viva un focus continuo sul cinema per tutto l’anno”.
Tra le due proiezioni, una toccante commemorazione. Il Cerveteri Film Festival ha istituito un premio alla memoria del giornalista cinematografico Luca Svizzeretto, scomparso dopo una lunga malattia il 28 settembre del 2016. Amatissimo da tutta la grande famiglia del cinema italiano, a un anno esatto dall’ultimo saluto, la prima edizione del Premio Luca Svizzeretto verrà consegnata a Nicola Nocella, protagonista di “Easy – Un viaggio facile facile” e uno degli attori di maggiore talento della nostra cinematografia degli ultimi anni.
Una curiosità: il premio è una riproduzione etrusca. “Abbiamo pensato che vasi e i piatti del periodo etrusco sono state le prime forme di narrazione per immagini – ha spiegato Pascucci – in qualche modo si tratta delle prime frame della storia.”.
Parlando di talento, è indiscusso quello di Daniele Vicari. Il regista di Diaz e del recente Sole, cuore, amore presenterà venerdì 29 settembre Il mio paese, a cui farà seguito L’Italia non è un paese povero, lo straordinario film di Jori Ivens che ha ispirato il documentario di Vicari. Entrambe le proiezioni saranno in pellicola 35mm.
Sabato 30 settembre si celebrerà il cinema in ogni senso, perché ci si sposterà per una sera nel nuovissimo Cinema Moderno di Cerveteri, che torna alla vita e lo fa nel migliore dei modi, presentando al pubblico del festival Dunkirk, il capolavoro di Christopher Nolan, che sarà introdotto dallo scrittore e sceneggiatore, nonchè curatore della testata della Sergio Bonelli Editore Dylan Dog, Roberto Recchioni, insieme al direttore artistico Boris Sollazzo.
Si chiude domenica 1° ottobre con Massimiliano Bruno che presenterà il suo film d’esordio, Nessuno mi può giudicare, interpretato da Paola Cortellesi e Raoul Bova, anche questo proiettato con una copia 35mm. Una chiusura all’insegna del cinema italiano, per celebrarne la vitalità in un anno che ha visto tante piacevoli sorprese, tra bei film e nuovi festival.