di Andrea Vincenzi –
La grande tradizione del secondo carnevale più seguito del mondo, celebrato quest’anno dal 4 al 9 febbraio
Vie stracolme di persone, colori e maschere in ogni angolo, musiche popolari dai ritmi così coinvolgenti da obbligare tutti a danzare e soprattutto divertirsi. Ovviamente stiamo parlando del carnevale, la tradizionale festa che in molteplici parti di tutto il globo ha luogo, in mille tradizioni e modalità differenti, tra l’epifania e l’inizio della quaresima.
Tutti conoscono il Carnevale di Rio de Janeiro, la manifestazione carnevalesca più famosa al mondo che ogni anno si svolge nella città brasiliana quaranta giorni prima dell’inizio della quaresima, ma negli ultimi anni un altro carnevale in terra sudamericana si è imposto per dimensioni e partecipanti, tanto da essere oggi considerato il secondo più famoso del mondo: si tratta del Carnevale di Barranquilla, città situata nel nord della Colombia e affacciata direttamente sulla costa Caraibica che, dall’alto del suo milione e mezzo di abitanti, è la quarta per dimensioni del Paese e che da febbraio a marzo di ogni anno, da oltre un secolo, si ferma letteralmente per ospitare nelle sue strade carri, maschere e ballerini, dando vita ad una festa in grado di richiamare oltre un milione di turisti.
Di gran lunga il più importante evento culturale di tutta la Colombia, il Carnevale di Barranquilla ha origine nel diciannovesimo secolo in seguito all’abolizione della schiavitù, avvenimento inevitabilmente oggetto di grandi festeggiamenti in tutta la nazione. Da quel momento la città, nei giorni che precedono il Mercoledì delle ceneri, si immerge in una festa ininterrotta che ha inizio con l’Incoronazione della Regina del giovedì, passando per la Battaglia dei Fiori, la Grande Parata e la fine ufficiale del carnevale con la Sepoltura di Joselito Carnaval, personaggio che simboleggia metaforicamente la gioia che muore. Giunti quindi al giorno delle ceneri, i festeggiamenti si spengono ed hanno inizio così le giornate di astinenza e preghiera.
Vista l’importanza strategica e geografica ricoperta nei secoli dalla città, in grado di riunire europei, africani, indigeni e decine di altre culture ed etnie, il carnevale di Barranquilla si contraddistingue soprattutto per il suo mix di tradizioni folcloristiche: oltre alla più classica musica colombiana, immancabili sono le danze della Cumbia, del Garabato e del Son de Negro, assieme alle maschere animalesche che sfilano imponenti su ogni carro.
Grazie a queste caratteristiche, alla notevole rilevanza culturale e per il suo carattere multietnico, il Carnevale di Barranquilla – oltre ad essere Patrimonio della Nazione colombiana dal 2001 – è stato proclamato Patrimonio immateriale dell’umanità dall’UNESCO nel 2003 e inserito ufficialmente nella lista dei beni protetti nel 2008.