Oltre 2900 metri di percorso sonoro, con un’area di ben 728.296 mq chiusa al traffico per 24 ore, 148 speakers e 3 chilometri di cablaggio elettrico. E’ “Palermo a Palermo, Il Suono dei Fiumi” di Alessandro Librio (Erice 1984), una delle più grandi installazioni sonore urbane mai realizzate, dedicata alla sua città d’adozione, curata da Giusi Diana, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo, in collaborazione con il Sistema Bibliotecario e Archivio cittadino, e organizzata da Nero’, con il sostegno di Fam Fabbriche Chiaramontane, N38E13 e Curva Minore.
Domenica 3 settembre, a partire dalle ore 5.00 del mattino e per 24 ore consecutive, Palermo si sveglierà con i suoni dei suoi due storici fiumi, il Kemonia e il Papireto. Attraverso un’installazione sonora urbana che si snoderà all’interno del cuore del centro storico di Palermo, lungo il percorso arabo-normanno dell’Unesco, Librio riporterà in superficie il suono dei due fiumi che scorrono sotterranei lungo l’asse della città. La voce fluviale della città riemergerà a livello dell’attuale tracciato viario tornando ad occupare per un giorno il letto naturale dei due fiumi, riconsegnando a cittadini e visitatori il paesaggio sonoro urbano della Palermo della fine del ‘500, quando i due corsi d’acqua sparirono dalla superficie.
“Uno scavo nella memoria geologica della città che è anche una riappropriazione della sua storia e dei suoi miti fondativi, quelli legati all’acqua, coniugando con grande poesia i temi ambientali con quelli di educazione al paesaggio sia sonoro che visivo”, spiega la curatrice Giusi Diana.
Un approfondimento sul tema è costituito da una mostra storico-documentaria e artistica allestita in due sedi: l’Archivio Storico Comunale e la Chiesa dei Santi Crispino e Crispiniano (XVII sec), all’interno del complesso monumentale della Biblioteca Comunale da poco restaurata, entrambe ricadenti in prossimità dell’antico corso del Kemonia. La Mostra resterà aperta dal 3 settembre al 27 ottobre.
Fonte: ANSA.IT