La Piazza del Duomo di Pisa è stata inserita nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO nel 1987: un bene interessante e delicato, che necessita di tutte le azioni possibili perché sia tutelato e valorizzato nel migliore dei modi.
Per questo, il Comune di Pisa, per adattarsi alle Linee Guida Operative di Attuazione della Convenzione sulla protezione del patrimonio mondiale, culturale e naturale che stabiliscono che tutti i siti UNESCO siano dotati di un adeguato Piano di Gestione che assicuri l’effettiva protezione del sito per le generazioni presenti e future, ha aperto pochi giorni fa un’ indagine esplorativa di mercato finalizzata ad acquisire manifestazioni di interesse a partecipare ad eventuale procedura negoziata per l’affidamento del “Servizio di redazione del piano di gestione del sito Unesco “Piazza del Duomo di Pisa e della zona di rispetto (buffer zone)” ai sensi della legge del 20 febbraio 2006 n. 77 (misure specifiche di tutela e di fruizione dei siti idi interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella lista del patrimonio mondiale, posti sotto tutela dell’UNESCO) ai sensi dell’art. 36 comma 2 lett.b) del d.lgs. 50/2016.
Secondo quanto indicato nella documentazione (scaricabile a questo link), il Piano di Gestione del sito UNESCO di Piazza del Duomo dovrà essere redatto, sia per gli aspetti operativi che strutturali e contenutistici, in conformità e secondo le indicazioni dell’UNESCO e del MiBACT
e dovrà prevedere un approccio integrato in grado di tutelare il Sito ma anche di conciliare le esigenze di sviluppo socio-economico del territorio attraverso la valutazione dei rischi ai quali il sito è potenzialmente esposto e calibrando correttamente il documento in relazione al tessuto socioeconomico del territorio; dovrà tener conto delle esigenze di culto connesse ad alcuni edifici e del degrado dovuto all’uso improprio degli spazi pubblici anche per effetto di abusivismo commerciale; dovrà creare uno strumento di governance del patrimonio culturale, che connetta la salvaguardia materiale e immateriale dei beni rilevati nel sito, li congiunga con quelli paesaggistici, architettonici e antropologici presenti nelle aree limitrofe e li metta in rete con gli attrattori culturali rilevati nel sistema culturale territoriale e, infine, dovrà valorizzare le molteplici espressioni patrimoniali della città.
Il servizio dovrà essere svolto in costante coordinamento con l’Amministrazione comunale, seguendo le fasi prestabilite; inoltre il progetto di gestione dovrà essere prodotto in lingua italiana e in lingua inglese.
Fonte: Comune di Pisa