Andare alla scoperta dell’Italia in treno, seguendo le rotte delle ferrovie antiche, perseguendo gli ideali del turismo sostenibile: tutto questo sarà possibile grazie all’approvazione all’unanimità della legge sulle ferrovie turistiche.
La nuova legge mira a salvaguardare e valorizzare le tratte ferroviarie, dismesse o sospese, caratterizzate da particolare pregio culturale, paesaggistico e turistico, nonché le relative stazioni, opere d’arte e pertinenze. Si tratta di 1300 chilometri di linea ferrata da tempo sospesi al servizio di trasporto ordinario, molti a scartamento ridotto, non elettrificati e quasi tutti a binario unico, su cui i treni, spesso trainati da locomotori a vapore, viaggiano a basse velocità (30-50 chilometri orari) e attraversano ampie porzioni di territori, anche montani, delle diverse regioni italiane, spesso inaccessibili ad altri mezzi di trasporto. Il turismo slow delle ferrovie storiche permette di valorizzare sia le infrastrutture ferroviarie sia il patrimonio architettonico e artistico attraversato come stazioni, magazzini, caselli, porti, gallerie.
L’individuazione delle tratte ferroviarie interessate avverrà con decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dei beni e delle attività culturali e d’intesa con la Conferenza Stato-Regioni, in coerenza con il Piano Strategico del Turismo ma la legge indica già alcune tratte ferroviarie ad uso turistico e, in particolare:
a) Sulmona-Castel di Sangro;
b) Cosenza-San Giovanni in Fiore;
c) Avellino-Lioni-Rocchetta Sant’Antonio;
d) Sacile-Gemona;
e) Palazzolo-Paratico;
f) Castel di Sangro-Carpinone;
g) Ceva-Ormea;
h) Mandas-Arbatax;
i) Isili-Sorgono;
l) Sassari-Palau Marina
m) Macomer-Bosa;
n) Alcantara-Randazzo;
o) Castelvetrano-Porto Palo di Menfi;
p) Agrigento Bassa-Porto Empedocle;
q) Noto-Pachino;
r) Asciano-Monte Antico;
s) Civitavecchia-Capranica-Orte;
t) Fano-Urbino.
“È un’alternativa turistica in cui il trasporto è l’esperienza stessa del viaggio. Si tratta di un turismo sostenibile coerente con il Piano Strategico che punta sulla promozione del territorio nel rispetto della natura e dell’ambiente”.
“Nel nostro Paese – ha sottolineato il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, commentando l’approvazione della legge – esistono centinaia di chilometri di linee ferroviarie straordinarie, che percorrono paesaggi incredibili e non sono adeguatamente utilizzate. Con questa legge possiamo intervenire con successo e rafforzare quel turismo sostenibile e di qualità di cui l’Italia ha bisogno e che è centrale nel Piano strategico del Turismo”.
Nell’ambito delle attività di valorizzazione dei tratti di ferrovia interessati potranno essere coinvolte associazioni e organizzazioni di volontariato operanti nei settori ferroviario, turistico, culturale e ambientale. Si segnala, infine, che la legge prevede la possibilità, evitando ovviamente ogni forma di promiscuità con la circolazione dei treni, che sulle linee ferroviarie dismesse o sospese possano circolare i cosiddetti ferrocicli, vale a dire veicoli a pedalata naturale o assistita su rotaia.