di Martina Vacca – Oltre le 39 porte della cinta muraria che racchiude il Centro storico di Siena, dichiarato patrimonio mondiale dell’Umanità nel dicembre 1995, il tempo sembra essersi fermato. Nel 2016, l’atmosfera medievale senese ha incantato 168 coppie di sposi e il suono trionfale dei tamburi del Palio, che a Siena riecheggia ovunque, ne ha scandito i passi verso il “SI”, in un territorio caratterizzato da un unicum di valori e tradizioni preservato dall’egida UNESCO.
Olandesi e britannici tra le maggiori “vittime” straniere del fascino del centro storico di Siena, tra i primi a coglierne quell’espressività estetica che li ha motivati a sceglierla come madrina d’eccellenza delle proprie nozze.
“Patrimonio dell’Umanità perché capolavoro di dedizione e inventiva”: questa dichiarazione è la sintesi della ricchezza artistica espressa dai monumenti e dalle opere del centro storico, frutto dell’inventiva di artisti che hanno esercitato un’influenza culturale di spessore in Italia e in Europa. Fra questi, la più amata dagli sposi resta la Sala del Concistoro, all’interno del Museo Civico del Palazzo Pubblico, oggi sede del Municipio, costruito tra la fine del sec. XIII e la prima metà del XIV, per ospitare i nove Signori che governavano la Repubblica di Siena. Fiore all’occhiello della Sala, un ciclo di affreschi risalente all’epoca del Manierismo italiano dipinti da Domenico Beccafiumi nel Cinquecento.
Gli edifici che, ad effetto “camaleonte”, si adattano perfettamente alla struttura urbana e ambientale, sono parte di ciò che dall’Unesco è stato apostrofato come “espressione del genio creativo dell’uomo”; la Fortezza Medicea, costruita nel 1563 da Cosimo I de’ Medici, duca di Firenze, fra le altre opere architettoniche, oltre ad essere parte di questo complesso dal fascino antico, è un altro dei luoghi preferiti per dirsi il fatidico “SI”.