Il sito UNESCO di Venezia avrà un po’ di tempo in più utile per risolvere i problemi inerenti alla sua gestione. A darne notizie la stampa locale, che rivelano che la riunione annuale del Comitato per il Patrimonio dell’Umanità, che si svolgerà a Cracovia dal 2 al 12 luglio, ratificherà la proroga, chiedendo un nuovo rapporto sullo stato di conservazione del sito e di tutte le azioni svolte per il suo mantenimento entro il primo dicembre 2018, in modo che il dossier possa essere esaminato nella sessione plenaria nella 43a sessione annuale del Comitato, fissata nel l’estate 2019.
Temi caldi, per Venezia, ancora resterebbero i dettagli del canale Vittorio Emanuele come alternativa al passaggio delle grandi navi nel bacino di San Marco, la gestione del turismo di massa e del sistema Mose.
Nel frattempo, riguardo al sovraffollamento della cittadina veneta si è espressa Dorina Bianchi, sottosegretario al Turismo . “Il numero chiuso non è la soluzione per città o mete turistiche sovraffollate, come ad esempio Venezia. La soluzione è nelle linee programmatiche del Piano Strategico del Turismo che punta alla diversificazione dell’offerta e alla destagionalizzazione in modo da distribuire le presenze turistiche in maniera più armonica su tutto il territorio. Una città sovraffollata non è sostenibile, è poco vivibile per i suoi abitanti e anche poco fruibile per lo stesso turista. Pertanto concordo con le affermazioni del Presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani e posso assicurare che da parte del Governo c’è tutta la volontà a tutelare e valorizzare una città come Venezia. Nell’immediato – ha aggiunto – si può lavorare sulla regolamentazione degli accessi come è stato fatto a Dubrovnik. Il modello è quello dei musei: Venezia e tutte le città d’arte sono grandi musei a cielo aperto e, dunque, è opportuno regolarne gli accessi una volta raggiunto un certo numero massimo. Il Governo è favorevole al confronto e alla task force per individuare criticità e ragionare su possibili soluzioni. Attualmente abbiamo già un tavolo permanente al Mibact di confronto con Anci e con le categoria dell’offerta turistica. Si potrebbe affrontare in questa sede la questione del sovraffollamento”.