Ieri mattina si è tenuto a Comacchio, presso Palazzo Bellini, il convegno internazionale “Il turismo nelle Riserve di Biosfera MaB UNESCO”.
All’incontro hanno preso parte diversi relatori provenienti da Riserve di Biosfera UNESCO italiane ed europee oltre che numerosi rappresentanti delle autorità e degli Enti pubblici locali. L’incontro è stato l’occasione per incontrare gli operatori economici del Delta del Po, presentando loro le azioni di comunicazione e le strategie future della Riserva di Biosfera del Delta del Po.
Tema principale del convegno è stato il turismo e, in particolar modo, le strategie attraverso cui le Riserve di Biosfera possono contribuire al suo sviluppo seguendo i principi della sostenibilità.
Dopo i saluti istituzionali del vicesindaco di Comacchio, Denis Fantinuoli, che ha sottolineato come la strategia turistica del proprio Comune intenda sempre più mettere al centro dell’offerta le eccellenze naturali e culturali del delta del Po, come testimonia la recente apertura del Museo Delta Antico, sono interventi i direttori Maria Pia Pagliarusco e Marco Gottardi, rispettivamente dell’Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità del Delta del Po Emiliano Romagnolo e del Parco Regionale Veneto del Delta del Po, i quali hanno illustrato, in sintesi, quali siano le finalità del programma MaB UNESCO e cosa significhi per il Delta del Po essere entrato a far parte della rete delle Riserva di Biosfera, un network di eccellenza mondiale. I direttori hanno inoltre annunciato alcune importanti novità tra cui la nuova brand image “Biosfera Delta Po” che prevede anche un logo che sarà presto possibile concedere ad iniziative, prodotti ed imprese coerenti con le finalità del programma MaB e l’imminente Forum mondiale dei giovani MaB che il Delta del Po ospiterà a Settembre 2017 accogliendo circa 800 ragazzi tra i 18 ed i 35 anni da tutte le Riserve di Biosfera del mondo.
Sono quindi intervenuti i direttori dei GAL Delta 2000 (Angela Nazzaruolo) e Delta Po (Stefano Fracasso) che hanno illustrato le opportunità ed i finanziamenti che saranno a breve offerte dai Piani di Azione Locale Leader agli operatori economici che intendono perseguire azioni ed interventi volti a sviluppare e potenziare forme di eco-turismo. I due GAL opereranno inoltre assieme per sviluppare progetti su tutto il Delta del Po finalizzati a potenziarne il marketing territoriale di destinazione di turismo sostenibile, rispetto al quale il riconoscimento a Riserva di Biosfera MaB UNESCO gioca un ruolo centrale e ispiratore.
Vi è stata quindi la tavola rotonda di buone pratiche nazionali ed internazionali, moderata da Philippe Pypaert, rappresentante dell’Ufficio UNESCO di Venezia.
La prima testimonianza è stata della Riserva di Biosfera “corregionale”, l’Appennino Tosco Emiliano: Fausto Giovanelli, presidente dell’omonimo Parco Nazionale, ha sottolineato come la chiave per il successo del turismo nelle Riserve di Biosfera sia l’autenticità ed il pieno coinvolgimento delle comunità locali: Il riconoscimento UNESCO non deve essere usato come uno specchietto per attirare turismo di massa, ma deve essere un’operazione di crescita culturale del tessuto imprenditoriale del territorio, affinchè sappia proporsi a visitatori in cerca di esperienze approfondite e vere, in grado di lasciare alle comunità residenti non solo un reale indotto economico (al netto delle esternalità negative), ma anche un valore sociale e relazionale.
In seguito ha preso la parola Micaela Deriu della Riserva coordinatrice della Biosfera “Alpi Ledrensi e Judicaria”, che si trova in Trentino tra le Dolomiti del Brenta ed il lago di Garda, che intende puntare a far evolvere la loro eccellenza nelle discipline outdoor da motivazione turistica a modalità principe per la fruizione dei valori territoriali. La Riserva di Biosfera trentina sta anche sviluppando l’interessante progetto Let’s MaB che è stato presentato da Juri Bottura, titolare della microimpresa Dolomits specializzata nell’organizzazione di soggiorni studio in Italia per studenti universitari stranieri. Let’s MaB intende non solo proporre le Alpi Ledrensi e Judicaria come laboratorio all’aria aperta di eccellenza per ospitare questi viaggi studio, ma cogliere l’occasione di avere sul territorio decine di giovani studenti stranieri per metterli in connessione con i giovani residenti nella Riserva di Biosfera, favorendo contatti e scambi e o percorsi di comune approfondimento dei valori del territorio attraverso gli occhi dell’ospite e l’esperienza dell’ospitante.
Successivamente sono intervenuti i due ospiti stranieri: dapprima Carolina Leon Garcia della Riserva di Biosfera di La Palma (Spagna) quindi Christian Diry della Riserva di Biosfera Wienerwald (Austria). Entrambe le Riserve di Biosfera sono attive da molti anni ed hanno consolidato numerose iniziative per favorire il turismo sostenibile. L’isola delle Canarie ha puntato soprattutto sulla diffusione di marchi che certificano le prestazioni sostenibili dei diversi operatori turistici al fine di orientare il turista a scelte consapevoli. La Riserva di Biosfera che circonda Vienna punta invece a proporre soluzioni innovative per coinvolgere soprattutto i residenti nella capitale austrica ed i molti turisti che la visitano in attività all’aria aperta e finalizzate alla valorizzazione delle produzioni agroalimentari a basso impatto ambientale.
Infine, le conclusioni sono state affidate al Commissario del Parco Regionale Veneto del Delta del Po, Mauro Viti, e al Presidente dell’Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità Delta del Po Emiliano Romagnolo, Massimo Medri: entrambi hanno sottolineato quanto sia importante che i due versanti del Delta del Po abbiano trovato nella Riserva di Biosfera un “luogo” virtuoso in cui lavorare assieme per favorirne lo sviluppo.
Relativamente al turismo è stato sottolineato come il Delta del Po abbia il potenziale per essere un eccellenza di livello internazionale, ed in parte già lo è, ma che la fragilità dei territori non permette altre soluzioni che perseguire modelli di turismo sostenibile, modelli che non basta proporre ai mercati turistici internazionali ma bisogna far comprendere, assimilare e concretizzare dagli operatori locali, anche grazie ad iniziative come quella di oggi e mediante specifici momenti di formazione che verranno effettuati nei prossimi mesi.
Fonte: Uff. Stampa Biosfera Delta Po