Nata in Catalogna nel giorno di San Giorgio, la ”festa del libro e delle rose” spagnola è diventata Giornata Internazionale UNESCO.
L’idea di una giornata dedicata al libro nacque per la prima volta in Catalogna, promossa dallo scrittore valenziano Vincent Clavel Andrés. Fu re Alfonso XIII, il 6 febbraio 1926, a istituire una Giornata del libro spagnolo celebrata in tutta la nazione, inizialmente fissata nella data del 7 ottobre e successivamente spostata al 23 aprile, giorno della festa del patrono della Catalogna San Giorgio. In questa giornata, è tradizione in Spagna che gli uomini regalino alle proprie donne una rosa, sicché divenne consuetudine tra i librai catalani dare in omaggio una rosa ai clienti per ogni libro comprato. Divenuta festa internazionale nel 1996 per volontà dell’Unesco, la Giornata Mondiale del Libro si celebra in una data di grande importanza per il mondo delle lettere, in quanto proprio il 23 aprile morirono tre grandi scrittori, lo spagnolo Miguel de Cervantes, l’inglese William Shakespeare e l’Inca Garcilaso de la Vega.
Prendendo come criterio le iniziative culturali promosse e i progetti presentati in occasione di questa giornata, l’Unesco nomina ogni anno, dal 2001, una Capitale mondiale del libro. La prima fu Madrid, l’anno successivo fu Alessandria d’Egitto, poi fu la volta di New Delhi, Antwerp, Montreal, Torino, Bogotà, Amsterdam, Beirut, Ljubljana, Buenos Aires e Yerevan. Nel 2013 fu Bangkok, in Thailandia, mentre nel 2014 è stata la volta di Port Harcourt, in Nigeria. Quest’anno come capitale mondiale del libro è stata scelta Atene, capitale delle Grecia. La scelta si è basata sulla qualità del suo programma di iniziative a sostegno dei libri e della lettura e sull’impatto che esso avrà sul settore editoriale. Per il 2019 è stata selezionata Sharjah, città degli Emirati Arabi Uniti, capitale dell’emirato di Sharja.