Nel 1997 l’UNESCO ha inserito le Cinque Terre nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità come “paesaggio culturale”. “La riviera ligure orientale delle Cinque Terre è un paesaggio culturale di valore eccezionale che rappresenta l’armoniosa interazione stabilitasi tra l’uomo e la natura per realizzare un paesaggio di qualità eccezionale, che manifesta un modo di vita tradizionale millenario e che continua a giocare un ruolo socioeconomico di primo piano nella vita della società.” recita la dichiarazione di inserimento nella WHL, indicando tre criteri secondo i quali il sito è stato insignito dell’ambito riconoscimento: mostra un importante scambio di valori umani, in un arco di tempo o all’interno di un’area culturale del mondo, nell’ambito degli sviluppi in architettura o nella tecnologia o nelle arti monumentali o nella pianificazione urbana e (paesaggistica) nel disegno del paesaggio; è un notevole esempio di un tipo di un insieme edilizio o architettonico o tecnologico o un paesaggio che illustri un momento significativo nella storia umana; è un notevole esempio di un insediamento umano tradizionale o di uso del suolo che sia tipico di una cultura (culture), specialmente se diventata vulnerabile a causa dell’impatto di cambiamenti irreversibili.
L’Ente Parco delle 5 Terre è impegnato in maniera costante alla formazione e all’aggiornamento degli operatori, nonché degli studenti – motivo per il quale è inserito nelle esperienze didattiche condivise nel portale www.patrimonionellascuola.it, curato dall’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale UNESCO in collaborazione con il MiBACT.
Marzo è proprio il mese della formazione: in imminenza della stagione turistica l’Ente Parco organizza, a partire dal 6 marzo fino alla fine del mese, una serie di appuntamenti formativi rivolti a tutti coloro che a diverso titolo lavorano nel settore dell’accoglienza turistica. Le guide escursionistiche e turistiche, i ristoratori e operatori dell’ospitalità, gli addetti al servizio di informazione degli Info Point del Parco e le Guardie ecologiche volontarie, ogni giorno, in prima persona, sono chiamati a veicolare i valori e le peculiarità del territorio a migliaia di turisti e dunque possono trasmette in maniera sempre più incisiva le modalità per una corretta fruizione di questo patrimonio: l’Ente Parco ha quindritenuto strategica, nella sfida del turismo sostenibile, la formazione mirata a queste categorie su tre temi chiave: sentieri, vino e paesaggio, biodiversità.
“Questi momenti formativi – ha sottolineato il direttore del Parco Patrizio Scarpellini – sono fondamentali per rendere sempre più partecipato e condiviso il tema della sostenibilità ambientale legato alla salvaguardia dei valori, al rispetto e al rafforzamento dell’identità territoriale.”
Particolare attenzione sarà data al piano di Gestione del Sito UNESCO e della CETS, alle conoscenze legate alla rete sentieristica dell’Area Protetta, ai temi della vigilanza e l’informazione itinerante sui sentieri dell’Area Protetta – soprattutto per la nuova squadra formata da 25 Guardie Ecologiche Volontarie. Inoltre, dal 10 fino al 30 marzo, i Sommelier e i degustatori dell’Associazione Italina Sommeliers, organizzeranno il secondo Master Territoriale “Le Cinque Terre del Vino”: sette incontri dedicata al vino delle Cinque Terre.
Per quanto riguarda invece le scuole, il Parco è impegnato in diverse tipologie di interventi. Si parte dagli incontri tematici – per le scuole secondarie di I e II grado – la cui caratteristica è che sono tutti strutturati adattandone i contenuti ad entrambi i cicli educativi, quindi liberamente selezionabili e componibili da parte di ogni docente. Scopo delle diverse attività è promuovere lo sviluppo di atteggiamenti, comportamenti, conoscenze e abilità, necessari a rapportarsi ad una realtà poliedrica, che rende fondamentale un approccio multidisciplinare all’ambiente. Le modalità educative si fondano sull‘interazione diretta degli allievi con l’ambiente che divengono non più soggetti passivi del processo di apprendimento, ma ricercatori attivi sollecitati concretamente ad esprimersi, coinvolgersi, documentarsi. Si parte dalla biodiversità d’acqua salata, passando per la piramide alimentare ed equilibrio interspecifico, fino allo studio del paesaggio terrazzato e biodiversità . Sempre dedicati ai più grandicelli, ci sono i percorsi nel Parco, i viaggi e i soggiorni a tema.
Fonte: parconazionale5terre.it