Come annunciato dal Ministro Dario Franceschini, che domani – mercoledì 15 febbraio – parteciperà al Seminario “2017 anno dei borghi” presso la Biblioteca di Castel Sant’Angelo a Roma, il 2017 è per l’Italia l’Anno dei Borghi: una grande opportunità per riscoprire la bellezza delle piccole realtà del territorio nazionale, vivendo le loro tradizioni popolari e il loro patrimonio paesaggistico, culturale ed enogastronomico. Molte persone si chiedono quale sia il modo migliore per scoprire l’Italia più autentica: la risposta può essere trovata visitando e vivendo le piccole realtà che hanno reso e continuano a rendere questo Paese un luogo ricco di storia e di cultura.
I viaggiatori che decideranno di scoprire la bellezza dei borghi d’Italia si troveranno di fronte a luoghi tra loro molto diversi, ma accomunati dalla voglia di salvaguardare la propria storia e le proprie tradizioni. Dal Friuli Venezia Giulia all’Emilia Romagna, dall’Umbria al Molise, dalla Puglia alla Sardegna, la scelta è veramente variegata. La filosofia del turismo sostenibile e della valorizzazione del ruolo dei borghi si basa sulla riscoperta di un turismo non più globale, bensì locale. Nei Borghi d’Italia coltivare valori come l’autenticità, la bellezza e la lentezza sono i cardini di questo modo di intendere il turismo. La scelta di dedicare il 2017 ai borghi, voluta dal ministro Franceschini e dai suoi collaboratori, conferma ancora una volta la volontà di far crescere il turismo sostenibile in Italia (il 2017 è anche l’anno dedicato al turismo sostenibile), offrendo esperienze autentiche e di grande qualità.
All’interno delle manifestazioni dell’anno dei borghi, si inserisce il “Progetto strategico di Comunità Ospitale”, che l’Associazione Borghi Autentici d’Italia sta sviluppando da anni in circa 40 comuni italiani. L’obiettivo di Comunità Ospitale è quello di sviluppare piccole destinazioni di turismo responsabile e sostenibile, offrendo ai turisti, considerati autentici cittadini temporanei, l’opportunità di scoprire i borghi, diventando parte integrante della comunità locale.
Comunità Ospitale è un progetto di turismo di comunità, che unisce i concetti di esperienziale, sostenibile, responsabile e collaborativo, per creare in sede locale un’offerta turistica integrata. Per un viaggiatore, una Comunità Ospitale è un luogo e una destinazione in cui sentirsi “cittadini” seppure “temporanei”,identificandosi nel ritmo dolce della vita del borgo, usufruendo delle opportunità di servizio disponibili, conoscendo ed apprezzando le tradizioni, la cultura locale, le usanze e i prodotti del saper fare locale, ricevendo nuovi apporti culturali. Un luogo, in sostanza, dove (ri) trovare una dimensione più vera e autentica, dove potere scoprire una faccia dell’Italia ancora poco conosciuta e sentirsi protagonisti stessi dell’esperienza.
Per la comunità locale, essere Comunità Ospitale significa organizzare al meglio l’ospitalità. I cittadini, gli operatori economici e gli amministratori pubblici condividono una strategia unica di accoglienza; una visione comune in grado di assicurare all’ospite una permanenza indimenticabile, basata sulla partecipazione e sulla scoperta dei particolari. Un coinvolgimento che vuole essere permanente e che si alimenta nel tempo, attraverso la condivisione e il dialogo anche a distanza. Una Comunità Ospitale è inclusiva e aspira sempre più alla qualità diffusa e ad una crescita economica e sociale sostenibile; una comunità che si prefigge di migliorare e conservare le risorse allo scopo di lasciarle alle future generazioni.
Durante il Seminario verrà presentato il progetto interregionale “BORGHI-VIAGGIO ITALIANO” che vede capofila la Regione Emilia Romagna e verranno presentate buone pratiche di turismo nei borghi.
Fonte: borghiautenticiditalia.it