«Come Federculture siamo stati, fin dall’inizio, fra i pochi sostenitori del cosiddetto “Bonus cultura”, contestato dalla maggioranza degli osservatori e del mondo della cultura, e anche oggi ribadiamo la necessità di forme di incentivo del consumo culturale, soprattutto dei giovani.»
Così commenta Andrea Cancellato, Presidente di Federculture, il dibattito di questi giorni sull’ipotesi di sospendere “18App” – i 500 euro messi a disposizione dei nuovi maggiorenni per l’acquisto di libri, di biglietti per concerti, spettacoli e mostre – nato a seguito del parere del Consiglio di Stato sulla mancanza di una base normativa del Bonus e delle dichiarazioni del Ministro Alberto Bonisoli.
«Riteniamo che sia valida ancora oggi l’idea di investire in cultura, – prosegue Cancellato – insieme a quanto occorre per la sicurezza del nostro Paese e delle nostre città, al fine di sostenere la domanda culturale e l’inclusione sociale, a partire dai giovani. Si tratta di valutare se l’App 18, e il notevole investimento pari a oltre 200 milioni di euro, abbia raggiunto l’obiettivo e, insieme, se altre operazioni, con pari impegno economico, non possano raggiungere risultati migliori e più incisivi.
A questo proposito, crediamo che sarebbe utile se il Ministro avviasse una consultazione con le associazioni del mondo della cultura italiana: potrebbero emergere idee di rilievo e condivise, a differenza di quanto avvenuto con il progetto 18App.
In particolare, ci sono alcune linee di intervento, proposte da Federculture, che non è stato possibile attuare in ragione del loro presunto costo, volte a ottenere l’obiettivo dell’ampliamento del consumo culturale e il miglioramento della vivibilità delle nostre città, a partire dalle più grandi e dalle “periferie”. Ad esempio, la defiscalizzazione, come accade per i farmaci attraverso l’utilizzo degli scontrini, per l’acquisto di libri, spettacoli e mostre; l’investimento nel rafforzamento delle biblioteche di pubblica lettura, per incoraggiarne la frequenza e incrementare la lettura di libri, che ricordiamo è in continua diminuzione nel nostro paese, dove meno di un cittadino su due legge almeno un libro l’anno; l’ampliamento dell’utilizzo dell’Art Bonus per la gestione culturale di tutte le strutture culturali accreditate, oltre che per il restauro e la manutenzione del patrimonio culturale. Queste le nostre proposte – conclude Cancellato – che mettiamo a disposizione del Ministro.»
Ufficio Stampa Federculture