I percorsi virtuosi tracciati continuano a produrre frutti. Avviata la produzione della “Marmellata delle Regine” 2022. Quest’anno dalle arance del Museo Verde verranno prodotte anche deliziose scorzette candite.
Sostenibilità, partnership e impegno sociale sono le parole chiave del progetto di raccolta degli agrumi del Parco Reale e di produzione e commercializzazione di marmellata extra realizzato con le donne del laboratorio “Le ghiottonerie di Casa Lorena”, centro antiviolenza all’interno di un bene confiscato alla criminalità organizzata a Casal di Principe, gestito dalla cooperativa EVA. In linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 e con la propria mission di istituto al servizio della società e del suo sviluppo, la Reggia di Caserta promuove l’economia circolare basata sul “no waste” e l’applicazione dei suoi principi ai contesti sociali per contrastare emarginazione e marginalizzazione, nell’ottica di Museo inclusivo e partecipe dei fenomeni sociali.
L’Istituto del Ministero della Cultura, in applicazione a questo spirito, ha avviato lo scorso anno un programma sperimentale di economia circolare e solidale. Gli agrumi del Bosco vecchio, del Giardino Inglese e della Flora, destinati fino al 2021 alla macerazione naturale o allo smaltimento oneroso da parte del Museo, sono adesso utilizzati per la “Marmellata delle Regine”. Il nome della conserva è stato scelto in omaggio alle sovrane protagoniste delle storia del Regno dei Borbone.
La cooperativa EVA, con la quale il Complesso vanvitelliano ha intessuto un rapporto di relazioni finalizzato alla promozione di sinergie con le forze attive e sane del territorio, è impegnata in servizi di prevenzione e contrasto della violenza e ha attivato, anni fa, a Casal di Principe, in un bene confiscato alle mafie, un rifugio per le donne vittime di violenza. Un’attività di grande valore e importanza soprattutto in relazione ai percorsi di autonomia promossi dalla coop., cui sono destinati i proventi delle vendite delle “dolcezze” del Museo Verde, indispensabili per consentire alle persone che ne sono protagoniste di riprendersi la loro vita e tornare ad essere partecipi della comunità.
Le ospiti di Casa Lorena sono all’opera già da qualche giorno, nel Parco Reale, per la raccolta dei frutti. Le arance vengono immediatamente trasportate al laboratorio e nel giro di qualche giorno trasformate in composta e in dolcissimi canditi. La Reggia di Caserta e la cooperativa hanno deciso di puntare all’eccellenza, per questo la quantità di frutta utilizzata è superiore al 45%, come prescritto per le marmellate “extra”, e non vengono aggiunti conservanti. La procedura di preparazione è seguita da un tecnico specializzato della coop. Forte dell’esperienza dello scorso anno, quando sono stati prodotti e commercializzati oltre 2000 vasetti acquistati in tutta Italia e anche all’estero, per il 2022 EVA ha potenziato i suoi canali di vendita online con una programmazione oculata della commercializzazione.
“Il protocollo di intesa sottoscritto con il sodalizio del Terzo Settore è un esempio concreto di buona prassi – afferma il direttore generale della Reggia di Caserta Tiziana Maffei – il Museo è aperto alla collaborazione con le forze attive del territorio in quanto portatore ed espressione di valori culturali e sociali. La Reggia di Caserta abbraccia il territorio e le sue eccellenze, nelle sue diverse componenti e forme, ed è pronta a sostenere iniziative ed attività che contemplino la valorizzazione del proprio patrimonio, in questo caso dei frutti del Parco Reale lasciati a terra a marcire fino all’anno scorso, ma anche l’impegno, le competenze e le virtù dei suoi partner”.
“La rete attivata con la Reggia di Caserta – dichiara Lella Palladino referente della coop – è un esempio concreto di quei circoli virtuosi che nei territori con maggiori criticità possono attivare processi generativi di sviluppo locale centrato sull’attenzione ai diritti delle persone, sull’economia circolare e sostenibili, sulla valorizzazione delle eccellenze. La “marmellata delle Regine” prodotta per il sostegno dell’autonomia economica delle donne in uscita dalla violenza è simbolo del riscatto contro le discriminazioni, l’illegalità, il degrado sociale ed ambientale.”
Fonte: Uff. Stampa Reggia di Caserta