Sono le pizzerie ad aprire l’edizione 2016-17 della “Guida ai sapori e ai piaceri della Campania”, pubblicata da “la Repubblica” e presentata ieri sera a Napoli.
“Aprire una guida con le migliori pizzerie è una novità e una provocazione – ha spiegato Giuseppe Cerasa, direttore delle guide di Repubblica – Per la prima volta tentiamo questa provocazione e ci mettiamo nei panni di un visitatore che, accanto a mare, coste, monumenti, storia, arte e archeologia, vuole scoprire, a Napoli e in Campania, il meglio dei profumi, dei sapori e dei piaceri. Ciò che ci interessa – ha aggiunto – è far emergere le bellezze di un intero territorio, immense e qualche volta dimenticate e offese, i punti di incontro di una cultura millenaria legata all’agroalimentare, ma anche alle sue più antiche tradizioni, alla storia recente, con i tentativi a volte riusciti di battere i pregiudizi e le assuefazioni e puntare sulle autentiche ricchezze del territorio”.
Il viaggio che propone la guida di Repubblica comprende 664 pizzerie e ristoranti, 106 caffè e pasticcerie, 173 botteghe del gusto, 33 street food, 48 caseifici, 20 pastifici, 121 bed & breakfast, 90 agriturismi, 71 produttori di vino, 66 di olio e 26 di birra, oltre a itinerari del gusto, d’arte, del vino, piatti della memoria, ricette degli chef, tesori dell’Unesco e cammini della fede.
“Un approccio positivo e fiducioso, senza per questo dimenticare problemi e criticità che raccontiamo tutti i giorni”, ha detto il responsabile della redazione di Napoli della Repubblica, Ottavio Ragone. Un approccio che “é in linea con il rilancio di Napoli e della Campania sul quale è impegnata l’amministrazione comunale”, ha sottolineato il sindaco del capoluogo campano, Luigi de Magistris.
Alla presentazione della guida, che sarà disponibile da domani in edicola e libreria, su richiesta anche allegata a Repubblica, hanno partecipato il capo dell’opposizione di centrodestra in Consiglio Regionale Stefano Caldoro, la soprintendente del teatro San Carlo Rosanna Purchia, il direttore della Soprintendenza Pompei Massimo Osanna, il direttore di Paestum Gabriel Zuchtriegel, lo storico Francesco Barbagallo, e operatori del settore enogastronomico come Livia Iaccarino, Ciro Salvo, Fofò Ferriere e Pina Amarelli.
Fonte: ANSA.it