Sono 30 i giovani archeologi che da ieri stanno lavorando allo scavo della casa longobarda all’interno del sito Unesco di Castelseprio. L’obiettivo è studiare la stratificazione e iniziare a indagare anche le parti esterne all’abitazione, oggi ancora coperte dal mistero e della terra. L’intervento rientra nel più ampio progetto denominato “Tecnologie innovative per la gestione integrate e interventi di valorizzazione”, che prevede anche una serie di azione già portate a termine.
Tra queste vi sono la realizzazione di una foto leader dell’area archeologica, che ha permesso di ottenere una più approfondita mappatura dell’intero complesso e il recupero e la riqualificazione delle aree boschive di pertinenza della Provincia.
Dopo il lavoro agli scavi, eseguito dagli studenti della Facoltà di Scienze dei Beni culturali dell’Università Cattolica di Milano e della Scuola di specializzazione dei Beni Archeologici, “entrerà in azione” il Politecnico di Milano, altro partner del progetto, che creerà un sistema informativo territoriale, la rielaborazione della foto leader già eseguita e la mappatura digitalizzata dell’intera area.
Quello che sta interessando la casa longobarda in realtà non è il primo scavo e l’ultimo risale ormai agli anni Ottanta. Ora gli studenti, sotto la direzione scientifica dei docenti Silvia Lusuardi Siena, Marco Sannazzaro e Caterina Giostra lavoreranno sul restauro delle mura e delle pertinenze già riportate alla luce, indagheranno le aree non scavate attorno alla casa ed elaboreranno uno nuovo studio stratigrafico. Il progetto, avviato qualche anno fa e che prevede un investimento di 252 mila euro, è stato finanziato, oltre che da Provincia di Varese, attraverso la partecipazione a un bando ad hoc relativo ai siti Unesco, anche da Regione Lombardia per un importo di 104 mila euro.
«La valorizzazione Castelseprio, che è patrimonio Unesco, è uno dei nostri obiettivi – ha dichiarato il Consigliere provinciale alla Cultura Alberto Tognola – Particolarmente significativa è questa collaborazione con l’Università. Una collaborazione concreta, che porta gli studenti a compiere una bella formazione sul campo e in un contesto di grandissima importanza».
Fonte: Uff. Comunicazione Provincia di Varese